Il racconto choc di una 20enne: "Violentata dal padrone di casa"

Proprietario a processo per violenza sessuale

Violenza sessuale (foto repertorio)

Violenza sessuale (foto repertorio)

Rimini, 17 aprile 2015 - L’accusa è infamante: violenza sessuale nei confronti di una ventenne. E sul banco degli imputati c’è finito un settantaduenne riminese, (difeso dall’avvocato Luca Brugioni) proprietario di alcuni appartamenti in pieno centro. E ieri mattina, durante l’udienza, la vittima (assistita dall’avvocato di Cesena, Carlotta Mattei) ha confermato tutte le sue accuse: «Quell’uomo, mentre stavo guardando il monolocale che volevo affittare, prima mi ha fatto un’avance. Poi, vedendo il mio rifiuto, mi ha afferrato per i polsi e mi ha sdraiato sul divano, baciandomi in bocca. Solo grazie alla mia prontezza, sono riuscita a fuggire». I fatti risalgono a dicembre 2012. Un imprenditore riminese, adesso in pensione, è proprietario di alcuni immobili in pieno centro a Rimini e li ha affidati ad un’agenzia per poterli affittare. Così il 28 dicembre di tre anni fa la stessa agenzia gli fissa due appuntamenti nello stesso stabile dove l’uomo, allora settantaduenne, è proprietario di due alloggi.

Una coppia è interessata all’appartamento più grande mentre una ragazza di appena 20 anni e con lavori saltuari vorrebbe, invece, visionare l’alloggio più piccolo, un monolocale che si trova al secondo piano. Tutto sembra procedere nella norma: all’appuntamento tutti arrivano puntuali. Mentre l’agente immobiliare si ferma con la coppia a vedere l’appartamento più grande, il proprietario accompagna la ventenne a visionare il monolocale. Mentre la ragazza, fra l’altro incinta di tre mesi, guarda l’alloggio, sempre stando a quanto scritto nella denuncia presentata dalla ventenne, il vecchio proprietario le avrebbe fatto intendere che se si fosse concessa, lui avrebbe potuto farle un prezzo di favore, se non addirittura concederle la casa gratuitamente.

La ragazza declina l’avance e l’offerta. Ma il settantaduenne non avrebbe desistito. E mentre la ragazza è seduta sul divano, lui le si sarebbe avvicinato, l’avrebbe spinta e le si sarebbe lanciato addosso, baciandola sulla bocca. «Sono riuscita a fuggire ed ho evitato il peggio», ha spiegato ancora in aula. Di tutt’altro avviso la difesa dell’imprenditore che nega ogni addebito. «Il mio cliente ha anche problemi motori – spiega l’avvocato Brugioni – dimostreremo la sua totale estraneità». Il processo è stato aggiornato al prossimo 4 novembre quando sarà ascoltato l’imputato.