Vu cumprà a casa della vigilessa

Affitta a 18 bengalesi l’alloggio-dormitorio a Miramare. Scatta la denuncia

Da giugno  i carabinieri hanno controllato venti alloggi e 200 persone

Da giugno i carabinieri hanno controllato venti alloggi e 200 persone

Rimini, 27 luglio 2015 - Fuorilegge e recidiva, tanto da vedersi arrivare, dopo la multa dello scorso anno, anche una denuncia penale per aver affittato il suo alloggio di Miramare a cittadini bengalesi. E fin qui nulla di male. Peccato però che in quel bilocale di pochi metri quadrati, esattamente un anno fa, i carabinieri avessero trovato, ammassati tra resti di cibo e sporcizia dilagante, una decina di extracomunitari, arrivati a Rimini per fare la stagione estiva come venditori abusivi.

E la proprietaria dell’appartamento non poteva certo dire di non conoscere la legge. Già perché la signora in questione appartiene a un corpo di polizia da sempre impegnato nella lotta all’abusivismo commerciale e al sovraffollamento abitativo: è una vigilessa del Comune di Rimini.

Un anno fa l'agente della municipale invece di fare il mea culpa e pagare la prevista sanzione amministrativa e attenersi all’ordinanza di ripristino nell’alloggio affitato delle normali condizioni igienico-sanitarie, aveva preso carta e penna e fatto ricorso contro il provvedimento a suo dire ingiusto. Qualche giorno fa, in quello stesso alloggio di proprietà della vigilessa, sono tornate nuovamente le forze dell’ordine per effettuare nuovi controlli. E la sorpresa è stata ancora più grande: dentro il bilocale hanno trovato la bellezza di diciotto bengalesi, stipati in pochi metri quadrati. Addirittura avevano realizzato dei letti matrimoniali a castello.

«Mai visto una cosa simile in tutta la mia carriera», hanno commentato alcuni militari. La vigilessa-proprietaria, insomma, non aveva fatto nulla: non aveva ripristinato le normali condizioni igienico-sanitarie, nè tantomeno si era attenuta ad avere in casa un numero ‘regolare’ di inquilini, proprio come le era stato imposto dalla sanzione amministrativa e dall’ordinanza.

Così è stata denunciata ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.