Violentata a 11 anni dallo zio

La bimba era stata affidata al ragazzo dalla mamma partita per un viaggio

Violenza sessuale su bambina (foto Germogli)

Violenza sessuale su bambina (foto Germogli)

Rimini, 8 luglio 2014 - LA SORELLA gli aveva affidato la figlioletta perchè doveva tornare in patria per qualche tempo. Ma lui invece di occuparsi della nipotina di 11 anni e di proteggerla, l’ha violentata. Almeno così racconta la bambina, ma intanto lo zio, uno africano , di 21 anni, è alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale aggravata. 

I FATTI risalgono al febbraio-marzo dell’anno scorso. La famiglia vive nel riminese da molti anni, ma all’inizio del 2013, la mamma della piccola aveva necessità di rientrare in patria per qualche settimana. Nessun problema, di lei si sarebbe occupato lo zio insieme alla sorella di questo, una 13enne compagna di giochi della stessa nipotina. La cose sembrano andare via liscie, fino a quando la giovane vittima manda un sms a un amica. Un messaggio inquietante, perchè la bambina racconta che il giovane zio va in giro per casa con un preservativo e spesso le corre dietro. Una sorta di richiesta d’aiuto che l’altra però non riesce a cogliere. E’ invece un’altra bambina a far scoppiare il finimondo. Un’altra amichetta di famiglia, con cui questa volta si confida la zia 13enne. Questa le dice infatti che sua nipote ha rapporti sessuali con il fratello. L’altra, nonostante l’età, capisce che c’è qualcosa di brutto e di sbagliato in quella storia , e dopo averci pensato un po’, decide di raccontare tutto a sua madre per cercare di fermare quella cosa orribile che sta succedendo. 

LA DONNA resta naturalmente sconvolta, e inizialmente non sa come comportarsi, soprattutto perchè la mamma della bambina è via. Poi però si rende conto che non può correre il rischio, se quello che la figlia le ha raccontato è vero, potrebbe accadere di nuovo. Così decide di rivolgersi agli assistenti sociali riminesi. Questi non perdono tempo, e fanno subito un esposto in Procura. Il magistrato incarica la Polizia di fare le indagini e gli agenti cominciano ad ascoltare alcuni testimoni, e soprattutto alcuni dei familiari che hanno ruotato intorno a questa vicenda. Ma decisamente il teste più importante resta la presunta vittima.

IERI mattina era stato fissato l’incidente probatorio in tribunale, durante il quale la bambina avrebbe dovuto essere sentita in audizione protetta da un’esperta, così da verificare se la sua versione dei fatti poteva essere credibile. Per un imprevisto però, la piccola non è potuta essere presente, e il giudice ha rinviato l’udienza a novembre. Nel frattempo, il giovanissimo zio è finito sotto inchiesta con l’accusa di violenza sessuale aggravata.