{{IMG_SX}}Rovigo, 28 aprile 2009 - Un euro per abitante dai comuni e dalla Provincia. E’ la proposta emersa ieri mattina a Palazzo Celio nel corso dell’incontro con i sindaci per contribuire all’emergenza terremoto.
In pratica se l’idea passerà dal Polesine arriveranno circa 500 mila euro destinati alla ricostruzione di uffici pubblici, scuole, ospedali, musei distrutti o danneggiati dal sisma. Entro questa settimana è previsto pure un’incontro fra le sette province del Veneto per orientare su obiettivi condivisi i diversi interventi.
Sino ad oggi nelle zone terremotate hanno operato 19 gruppi comunali, allestito campi, portato tende, bidoni e sacchi per la spazzature e differenziata, termosifoni elettrici, materiale idraulico vario, celle frigo e servizi igienici.


Attualmente le forze di volontariato polesane sono concentrate al campo Roio Piano, frazione del l’Aquila, per assistere i 134 sfollati. Il campo è composto da oltre una trentina di tende che ospitano volontari, sfollati, magazzini, e uno stand comunità. In attesa dei collegamenti dell’Enel, l’illuminazione è stata assicurata dalle torri faro e dai gruppi elettrogeni in dotazione ai volontari polesani impegnati pure nella realizzazione della fognatura e recinzione.


Dai primi giorni del sisma, inoltre, a Rovigo è stato organizzato il centro di raccolta regionale di materiali e generi vari di sostegno per l’emergenza terremoto in Abruzzo. Quello di Rovigo è uno dei due centri di stoccaggio (l’altro è a Mestre) attivati dalla Regione per la raccolta di materiali messi a disposizioni dai cittadini veneti per la popolazione abruzzese colpita dal sisma. Nei magazzini messi a disposizione dal Consorzio Zai presso l’Interoporto di Rovigo sono disponibili spazi per circa 4 mila metri quadri in cui i volontari della Croce Rossa lavorano alla preparazione degli aiuti da inviare nelle aree terremotate. Proprio dal centro di Rovigo, la scorsa settimana, erano partiti alcuni volontari della Cri per dare il cambio ad altri che rientrano dalle zone terremotate.


Nel centro di raccolta sono stati stoccati 70 pallets con generi alimentari (tra cui 10 tonnellate di pasta, 5 di riso, 2,5 di grissini, 1 di polenta, 4000 confezioni di scatolame vario, 2000 confezioni di omogeneizzati e altrettante di succhi di frutta, 1500 di salsa di pomodoro), 30 pallets di abbigliamento vario e generi di igiene personale, 2 pallets di farmaci vari. In celle frigo della ditta Malvi Cercati di Villadose e della centrale ortofrutticola di Rosolina sono invece conservati i materiali deperibili raccolti (35 quintali di verdura e 5 tonnellate di carne). tutto materiale che, quando arriverà la richiesta dall’Abruzzo, potrà arrivare ai campi d’assistenza in poche ore.