Il centro Essagi di Badia Polesine
Rovigo, 4 marzo 2015 - Il Centro Essagi di Badia Polesine versa in condizioni precarie. Il rischio chiusura che investe la struttura ha attirato l’attenzione del consigliere regionale di Rifondazione Comunista Pietrangelo Pettenò, gli allarmanti segnali, che sostanzialmente indicano mancanze di risorse, hanno sollecitato l’intervento di Pettenò: «La proposta, da inserire nella prossima legge di bilancio della Regione Veneto, di un emendamento volto a garantire, molto semplicemente, la prosecuzione di questa attività fondamentale per l’area alto polesana. Per noi anche un segno di continuità rispetto all’azione portata avanti, negli ultimi anni, da presidente e vice presidente della Provincia di Rovigo, Tiziana Virgili e Guglielmo Brusco».
Il Centro di Badia Polesine ha raggiunto, negli anni, livelli di professionalità d’eccellenza nel campo della gestione e fornitura di servizi idonei al mantenimento e alla protezione dei minori, anche in condizioni di handicap, garantendo un contesto di vita caratterizzato da un clima affettivo che risponde alle esigenze proprie dell’età e del livello di maturazione ottenuto dai ragazzi. Oltre a tutto questo a Badia si promuovono, si sostengono, si gestiscono percorsi di formazione e inserimento sociale e lavorativo. «La chiusura del Centro Essagi di Badia Polesine significherebbe un danno irreparabile per decine di persone bisognose e per tutte le loro famiglie – continua Pettenò – oltre al danno professionale che si perpetrerebbe nei confronti degli operatori attualmente occupati all’interno della struttura».
Le finalità del testo presentato da Pettenò sono chiarissime: «La Giunta Regionale – testualmente - al fine di realizzare interventi di sostegno alla crescita e allo sviluppo dell’autonomia personale rivolti ai disabili gravi e medio gravi in età scolare e post-scolare e, o, in situazione di fragilità sociale e scolastica, è autorizzata a concedere un contributo straordinario al “Centro Essagi” di Badia Polesine. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo, quantificati in euro 150.000,00, si farà fronte con le risorse allocate nel capitolato ‘Politiche del lavoro’ del bilancio di previsione 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017». Un’altra realtà importante a rischio chiusura nella nostra provincia, ancora una situazione precaria da affrontare per i lavoratori e, soprattutto, da ragazzi e famiglie che necessitato solo di rispetto e sostegno.