I bambini della Bielorussia tra le onde del mare

Rovigo, 18 luglio 2016 – Al bagno Tamerici di Rosolina Mare è andata in scena l’iniziativa dal titolo ‘C’è sempre una prima volta, accogli un bambino bielorusso in vacanza terapeutica’ ideata dalla fondazione ‘Aiutiamoli a vivere’. Si tratta di una fondazione che si occupa di promuovere progetti volti al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione bielorussa. L’evento, che si è tenuto al bagno Tamerici, intitolato ‘Estate insieme’, ha visto la spiaggia riempirsi di tanti bambini, ragazzi e ragazze bielorussi che in questi giorni sono ospiti proprio a Rosolina Mare. I bambini in spiaggia hanno partecipato ai giochi d’acqua, alla caccia al tesoro, alla festa dei colori e hanno giocato con gli aquiloni. In totale, in spiaggia, c’erano 150 bambini. Erano presenti anche 14 comitati, arrivati da tutto il Triveneto. La sede della fondazione è a Terni e il fondatore è Fabrizio Pacifici. Nel Delta ci sono due comitati un è il comitato di Villadose e uno il comitato del Delta del Po. Leonardo Ferro del bagno Tamerici è il vice presidente del comitato di Villadose. Lo scopo di questo tipo di iniziative è di alleviare e curare le possibili conseguenze patologiche delle radiazioni sui bambini della Bielorussia. Quest’anno è il 30 anniversario del disastro di Chernobyl. L’esplosione di un reattore della centrale nel nord dell’Ucraina provocò una delle catastrofi nucleari più gravi della storia. E dopo 30 anni il materiale radioattivo e le radiazioni continuano a disperdersi nell’ambiente circostante e ancora oggi muoiono molte persone. La vacanza a Rosolina Mare ha quindi la finalità di consentire ai bambini ospiti di soggiornare per un mese all’anno in un ambiente non contaminato dalla radioattività. Infatti, ogni anno, dopo il periodo di vacanza, i livelli di radioattività dei piccoli ospiti si azzerano quasi totalmente. La giornata al mare è stata molto partecipata. I bambini si sono divertiti e c’è stata anche una performance musicale messa in scena delle ragazze bielorusse che si sono esibite con i costumi tipici del loro paese.