Bimbo morto dopo la caduta dal seggiolone, lo strazio dei genitori

Non ce l’ha fatta il piccolo. Il padre e la madre: "Addio Daniel, sei il nostro angelo"

Terapia intensiva (immagine di repertorio)

Terapia intensiva (immagine di repertorio)

Rovigo, 8 febbraio 2016 - Un'altra famiglia distrutta, un’altra vita appena iniziata che se ne va. Non ce l’ha fatta il piccolo Daniel, il bimbo di 9 mesi caduto dal seggiolone a fine gennaio e ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Padova in condizioni gravissime. Il neonato si è spento venerdì sera sotto gli occhi disperati della mamma, che non lo ha lasciato solo durante le due settimane di ricovero. Le sue condizioni erano apparse gravissime fin dall’inizio, quando il personale del 118 era arrivato nella casa di Rovigo dei giovani genitori, trovando il piccolo con un grave trauma cranico. L’incidente risale al 23 gennaio: a casa c’erano Ana, giovane mamma di 26 anni, in Italia da meno di 5 anni, e il piccolo Daniel, nato il 25 aprile scorso. Il papà, Valeriu Plamadeala, 28 anni e cuoco alla Tavernetta di Dante, era appena andato al lavoro per il turno serale del ristorante.

Poco dopo le 19, la tragedia: mentre la mamma è intenta a cucinare, il piccolo Daniel cade dal seggiolone dove aspettava la pappa, sbatte la testa sul pavimento e viene travolto dallo stesso supporto. Sono attimi di panico. La mamma, che non parla ancora bene l’italiano, chiama subito il marito al ristorante, che a sua volta allerta il Suem. In meno di 10 minuti i medici sono sul posto e trovano la coppia in strada, con il piccolo in braccio, immobile e in arresto cardio-respiratorio. Una volta rianimato il piccolo Daniel, la corsa in ospedale a Rovigo e il ricovero. I medici del nosocomio però optano per il trasferimento alla Terapia intensiva neonatale di Padova, il centro più attrezzato per pazienti in condizioni gravi come quelle di Daniel. Sul posto viene sottoposto a un delicato intervento per ridurre l’ematoma alla testa, per poi essere ricoverato in Rianimazione. È lì che il neonato passerà le sue ultime settimane di vita, in coma.

La speranza di vedere un miglioramento svanisce definitivamente venerdì, quando il cuoricino di Daniel smette di battere. Distrutti dal dolore i genitori, che ora sono in attesa di capire dove e quando potranno essere celebrate le esequie del loro bimbo. Sull’incidente, infatti, la magistratura ha nel frattempo aperto un fascicolo, anche alla luce di un precedente episodio. Secondo i primi riscontri, circa un mese prima della caduta del 23 gennaio, ce n’era stata un’altra, fortunatamente non grave, ma che aveva portato comunque ad un accesso al pronto soccorso. Per ora l’unica cosa che conta, però, è che il sorriso di un altro bambino piccolissimo, vispo e pieno di vita, non c’è più.