Caffè Franchin, la rinascita grazie a un imprenditore cinese di 18 anni

Il giovane titolare del bar che si affaccia in piazza Vittorio Emanuele II: "Sono orgolioso di portare avanti questo locale, un simbolo di Rovigo"

Il titolare Luo Ian Liao, 18 anni, con la foto di Totò e Peppino De Filippo

Il titolare Luo Ian Liao, 18 anni, con la foto di Totò e Peppino De Filippo

Rovigo, 25 luglio 2016 - C’è una foto in bianco e nero appesa ad un muro. In cornice Totò e Peppino De Filippo sorseggiano un caffè in una piazza. Quella foto è un po’ un simbolo dell’Italia d’altri tempi, di un’Italia che continua a vivere tra i muri dello storico Caffé Franchin grazie al coraggio imprenditoriale di un cinese di 18 anni che si chiama Luo Ian Liao. E’ nato ad Adria ma la sua famiglia viene da Wanzhou, la seconda città della cità dopo Shangai.

Il giovane titolare del bar che si affaccia in piazza Vittorio Emanuele II, il cuore della città, ha frequentato le scuole elementari e le medie a Cavarzere, provincia di Venezia, poi si è diplomato in un istituto professionale. Ma la sua passione è sempre stata quella di entrare nel mondo della ristorazione, una passione che si tramanda nella sua famiglia. «Mi piace molto l’Italia – dice Luo Ian Liao –, qui ho tutti i miei amici, ormai la mia vita è qui». Il titolare del locale in realtà è il padre, Yuanwu Liao, che ha deciso comunque di affidarlo al figlio. Nel bar lavorano quattro italiani, poi ci sono due cuochi uno dei quali cinese. «Grazie a questa attività – riprende il giovane gestore – diamo anche un lavoro alla gente che vive qui, per noi questo è motivo d’orgoglio. Per me è una gioia portare avanti questo locale, un simbolo di Rovigo, che senza il nostro intervento sarebbe stato chiuso già alcuni anni fa». Luo ha un fratellino che molto probabilmente seguirà le sue orme. Del resto anche lo zio gestisce un altro ristorante in città, l’Oriente. «Da un po’ di tempo – spiega – oltre al servizio del bar abbiamo aperto anche un ristorante al primo piano della struttura con specialità cinesi e giapponesi. E’ molto frequentato, soprattutto da giovani».

Franchin – cosa direbbero Totò e Peppino? – ha anche una pagina Facebook che è molto seguita e nei post si leggono commenti molto favorevoli alla cucina che viene dal paese del Sol Levante, una novità per Rovigo. «Dopo aver affidato la gestione ad italiani – conclude – abbiamo deciso di metterci in gioco noi e i risultati sono arrivati». Dal bancone arriva il profumo del caffè, Totò sembra sorridere da quella foto appesa al muro.