Casolare lager, sequestrati 140 animali che anziana teneva segregati

La donna ‘collezionava’ cani e gatti, alcuni purtroppo morti: denunciata per maltrattamenti

I cani che erano stati sequestrati a Lusia l’anno scorso

I cani che erano stati sequestrati a Lusia l’anno scorso

Rovigo, 27 maggio 2015 - Centoquaranta animali stipati in un casolare di campagna, a Castelbaldo (Pd), trattenuti in condizioni igieniche pietose, in mezzo alle loro feci e senza acqua ne aria, al punto che alcuni di loro sono stati ritrovati cadavere. Una macabra e raccapricciante scoperta quella effettuata ieri pomeriggio dai carabinieri di Castelbaldo, intervenuti nel casolare di proprietà di un’anziana che ‘collezionava’ animali. Si tratta di cani, gatti, volatili, qualsiasi animale da compagnia. Tutti ‘compressi’ in un’unica grande camera poco arieggiata, tra odori fortissimi - anche a causa di alcuni cadaveri mai rimossi sul pavimento -, a cibarsi tra le loro feci. Una vera e propria raccoglitrice seriale, denunciata alla magistratura rodigina per maltrattamento di animali.

Il sequestro degli animali, almeno quelli ancora in vita, è scattato ieri pomeriggio, dopo varie segnalazioni da parte di cittadini e parlamentari della zona. Le povere bestiole, in condizioni disperate, saranno ora divise tra i canili della zona, tra Sant’Urbano e Melara, ma difficilmente raggiungeranno il canile sanitario di Fenil del Turco, in quanto non competente fuori provincia. Dato il loro numero così elevato, saranno comunque divisi, anche per tipologia di animali, dato che all’interno del casolare c’era di tutto. Saranno sottoposti ora a tutte le cure mediche e ai controlli sanitari del caso, sperando in una loro pronta guarigione, per quanto molti di loro fossero in pessime condizioni.

Una tragedia annunciata però, che si poteva evitare. La donna ‘collezionista seriale’ di animali, una patologia che colpisce molte persone di mezza età che si sentono sole, era infatti molto conosciuta in zona e in molti sapevano delle sue abitudini particolari. Addirittura, inizialmente, aveva cercato di attrezzare il proprio casolare come un canile, proprio allo scopo di accogliere più animali possibili. Che a volte, i cittadini, compiacenti, le portavano, pur di non lasciarli in strada o di rivolgersi a una struttura ufficiale. «Si trattava del classico segreto di pulcinella - spiega Isabella Ghinello, presidente della Lega del cane di Rovigo -. Noi in quella zona non siamo competenti, ma dai nostri affiliati altopolesani ci erano già arrivate delle segnalazioni. Purtroppo, prima che le forze dell’ordine possano agire serve tempo e soprattutto qualcuno deve denunciare. Speriamo che con questo intervento si sia chiuso questo capitolo. Purtroppo di raccoglitori seriali ce ne sono tanti, e, a volte, i cittadini mossi da compassione, li coprono: ma creano dei danni irreparabili ai poveri animali».