Allarme Chikungunya in città, profugo contagiato

Un migrante ospite di una comunità è stato ricoverato con sintomi riconducibili al virus, che si trasmette tramite le zanzare. Via alla disinfestazione

La chikungunya si trasmette esclusivamente attraverso la puntura di una zanzara infetta

La chikungunya si trasmette esclusivamente attraverso la puntura di una zanzara infetta

Rovigo, 27 luglio 2016 - Scatta l’allarme chikungunya in città: ieri mattina l’azienda sanitaria Ulss 18 ha segnalato la presenza di un profugo infetto da questa malattia, trasmessa dalla zanzara trigre. I test sul profugo sono ancora da completare, ma al momento è ricoverato nel reparto di malattie infettive nell’ospedale di Rovigo. È così partita immediatamente la bonifica delle aree visitate dall’uomo, contemporaneamente alla lotta alla zanzara tigre su tutto il Comune di Rovigo.

Secondo la nota dell’azianda sanitaria, ieri, al servizio igiene e sanità pubblica è arrivata la segnalazione di un caso sospetto di chikungunya in un migrante ospitato presso una comunità in provincia di Rovigo. «Il paziente è ricoverato all’ospedale di Rovigo – continua la nota –. In attesa dei necessari test di conferma, l’Ulss 18 segue le direttive regionali in materia, ed ha immediatamente disposto la disinfestazione delle aree ove la persona ricoverata aveva soggiornato in epoca recente».

La chikungunya è una malattia che non si trasmette da persona a persona, ma viene trasmessa esclusivamente dalle zanzare, che, dopo aver punto una persona infetta, possono trasmetterla con la puntura ad altre persone. Questa malattia è virale e si presenta con sintomi simil influenzali fino a importanti dolori articolari anche debilitanti. «La presenza del virus nel sangue dell’uomo si registra nei primi 4/5 giorni di malattia – continua l’Ulss 18 –, i primi sintomi dell’uomo si sono manifestati il 17 luglio ed il ricovero in ospedale è avvenuto il 21».

Considerando che il ricovero è stato effettuato a pochi giorni dalla comparsa della malattia, l’Ulss 18 afferma che «si può ragionevolmente ritenere che il paziente non abbia rappresentato una possibile fonte di infezione, se non per un periodo brevissimo». Il sindaco Massimo Bergamin ordina che i «residenti, amministratori di condominio, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative, sportive e quanti hanno disponibilità di aree aperte sul territorio comunale, consentano l’accesso al personale che sarà inviato sul territorio per le operazioni di disinfestazione».