Giovedì 18 Aprile 2024

In Italia è normale

SE non fossimo il Paese del melodramma, della commedia dell’arte e di Arlecchino servo di due padroni ci sarebbe di che allarmarsi. Siamo invece in Italia, perciò va bene così. Quel che accade è naturale. È naturale che a cinque giorni dal voto la Cassazione metta sostanzialmente in discussione l’eleggibiltà di un candidato (Vincenzo De Luca) considerato eleggibile dal Tar. E che lo faccia non con una sentenza, ma con una fuga di notizie. È naturale che un presidente di commissione parlamentare Antimafia (Rosy Bindi) esponga alla gogna diversi candidati che pure hanno i requisiti per essere eletti e che per questo venga ripresa persino da un’icona della lotta alla criminalità organizzata come Raffaele Cantone. È naturale che un presidente del Consiglio dica che nelle liste del suo partito non c’è nessuno degli “impresentabili” che figurano nella lista Bindi, sorvolando sul fatto che per la magistratura il suo candidato a governatore della Campania non potrebbe essere eletto. E’ naturale che chi vorrebbe escludere dalle liste elettorali i capibastone locali in odore di Camorra sia anche chi teorizza l’introduzione del voto di preferenza, strumento essenziale per legittimare i corrotti. E’ tutto naturale, in Italia. Ed è naturale attendersi che, soprattutto nelle regioni del Sud, domenica buona parte degli aventi diritto al voto sceglierà di rimanersene serenamente a casa.