Rovigo, 26 ottobre 2009 - Antonio Brancalion non ci sta. E lo scrive nero su bianco. Venerdì scorso il pugile polesano è stato condannato dal tribunale di Este a due anni e sei mesi per aver maltrattato e usato violenza privata nei confronti della sua ex fidanzata, oltre al pagamento di 2.000 euro di provvisionale e ulteriori 2.380 euro per le spese processuali. Fatti che, secondo l’accusa, avvennero tra Masi, Castelbaldo e Rovigo tra il 2005 e il 2006. Brancalion, difeso dall’avvocato Cesare Vanzetti, era stato accusato di aver maltrattato una donna, Veronica C. assistita dall’avvocato Elena Bonazzi di Rovigo.

 


Antonio
Brancalion scrive una lettera aperta al Carlino, in cui racconta la sua versione dei fatti. "Carissimo direttore de ‘Il Resto del Carlino’ di Rovigo, quanto apprendo dal vostro giornale questa mattina, che leggo quotidianamente, in prima pagina vedo che c’e’ un articolo sul sottoscritto. Purtroppo - continua Brancalion - la giustizia italiana non fa mai il suo corso giusto. Nel processo si è appreso da miei testimoni (7!!!!) che le accuse da me rivoltami erano infondate. Da parte sua, della ragazza, una testimone, molto amica, ha dichiarato che non ha mai visto nulla di maltrattamenti . Il giudice...(donna) ha dato ragione alla ragazza pur non avendo prove concrete. Se ero un extracomunitario forse forse me la cavavo....".

 


"Siccome -
aggiunge nella lettera il pugile polesano - sono un pugile affermato italiano e ben noto , vorrei dichiarare, con diritto di replica verso il suo giornale, che ricorreremo in appello per chiarire le nostre ragioni. Troppe persone hanno mangiato per la mia fama non bella....ed in quanto pugile...Ora sono disposto a spendere tutti i miei quattrini per fare venire fuori una verità che mi è stata negata da un giudice donna e che si è limitato ad ascoltare solo lei e non chi ha testimoniato contro di lei....Ben 7 persone a carico mio".

 


"Comunque
- aggiunge Brancalion - volevo solo dire con questo che l’Italia funziona al contrario. Vince sempre chi è il più debole..economicamente.. Essendo un pugile sono sempre propenso a combattere nella vita e nello sport. Vado avanti a far prevalere le mie ragioni di vita di uomo e di sportivo".