Rovigo, 2 luglio 2010 - La conferenza dei servizi che si è tenuta nella mattinata di ieri a Roma per la conversione della centrale Enel di Polesine Camerini, è stata sicuramente una degli eventi più attesi nella comunità portotollese e dopo un lungo periodo fatto di aspettative, dubbi e litigi, sembra che sia stata spianata la strada verso il decreto di autorizzazione finale.

Il sindaco di Porto Tolle, Silvano Finotti, e l’assessore comunale Gianluca Fattorini, si sono seduti al tavolo della Conferenza di servizi, al ministero per lo Sviluppo Economico, per l’esame del progetto di riconversione della centrale termoelettrica di Porto Tolle, dove, dopo oltre due ore di discussioni è stato espresso un parere complessivamente positivo al progetto presentato da Enel.

"Questo rappresenta un dato estremamente importante - spiega Finotti -: da un lato arriviamo alla chiusura di un procedimento che ha richiesto tantissimo impegno da parte di molti, dall’altro prenderà avvio uno dei più grandi cantieri ed investimenti attualmente esistenti in Italia, andando pertanto incontro alle aspettative di tutto il mondo imprenditoriale e del lavoro".

La conferenza di servizi è stata la terza indetta, dall’ottobre scorso: "Ed era pertanto necessario che si arrivasse alla sua conclusione: su questo punto il Comune e la Regione Veneto hanno mantenuto ferme le loro posizioni - continua il sindaco -, nonostante qualche riserva. In modo particolare il Ministero dell’Ambiente ha manifestato alcune perplessità che ad un esame congiunto in sede di conferenza sono sembrate più formali che sostanziale".

Il prossimo passo? Quello di formare e firmare il tanto atteso decreto di autorizzazione, un passaggio obbligatorio e fondamentale e: "sul quale si dovrà lavorare molto per poterlo avere quanto prima. Pare superfluo ricordare che solo con il decreto firmato i lavori di conversione potranno iniziare".

L’amministrazione ha portato a casa il risultato sperato e come sottolineato dal primo cittadino: "molto importante per il territorio Polesano, che si tradurrà in lavoro per le imprese, occupazione per i lavoratori opportunità di crescita e sviluppo per tutto il tessuto produttivo locale. È superfluo ricordare il momento critico che l’economia nel suo complesso oggi sta vivendo, ma non si deve scodare l’importanza del momento strategico che stiamo vivendo per la quale manca solo il decreto di autorizzazione finale".