Rovigo, 2 novembre 2010 - Il livello idrometrico del fiume Po è salito di quasi 2,5 metri in un solo giorno per effetto delle intense precipitazioni. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti nella mattina del primo novembre a Piacenza sugli effetti dell’ondata di maltempo che ha interessato l’Italia.

«La situazione del principale fiume italiano è significativa - sottolinea la Coldiretti - delle difficoltà negli altri corsi d’acqua con esondazioni ed allagamenti nelle campagne. Un pericolo per il territorio nazionale dove — precisa la
Coldiretti — sette comuni italiani su dieci sono considerati a rischio per frane ed alluvioni su una superficie di oltre 21mila chilometri quadrati. All’elevato rischio idrogeologico in Italia non è certamente estraneo il fatto che — continua la Coldiretti — nel corso degli anni 5 milioni di ettari, cioè un territorio pari a due volte la Lombardia, è stato sottratto all’agricoltura che oggi si attesta solo su 12,7 milioni di ettari».

Sin da ieri gli uomini della protezione civile regionale, attivati dal presidente Luca Zaia, sono in piena operatività in varie zone del Veneto per fronteggiare l’ondata di maltempo che sta investendo la regione e che ha già causato notevoli difficoltà, principalmente nel vicentino e nel veronese. Nella sala operativa centrale si trova il segretario regionale di settore Mariano Carraro. All’opera, considerando che agli uomini della protezione civile regionale si aggiungono numerosissimi volontari di protezione civile, ci sono centinaia di persone che affiancano la preziosa opera dei Vigili del Fuoco. Le stazioni di rilevamento pluviometrico di Recoaro Terme e Castana (Vicenza) hanno segnato i valori massimi di quantitativi cumulati a circa 350 millimetri. L’evento era atteso – spiegano dalla protezione civile regionale – tanto che già venerdì 29 era stato emesso il relativo avviso di criticità.

Il sistema regionale di protezione civile, che include quello della difesa del suolo e i relativi uffici del genio civile, è in piena operatività sin da domenica, e sta predisponendo gli interventi di ripristino arginale, nonché l’assistenza alla popolazione colpita. Per le persone evacuate a Soave si sta operando al fine di garantire loro il pernottamento fuori casa. Sono centinaia i volontari di protezione civile che stanno intervenendo nel veronese e nel vicentino, e stanno cooperando con le strutture regionali per il monitoraggio dei fiumi, anche nella rimanente parte del territorio regionale.

 

IL PO 'INGHIOTTE' UN ANZIANO DI 81 ANNI

Ha 'sfidato' il Po con il suo vecchio barcone in ferro, come era solito fare tutti i giorni per lavoro. Ma è sparito nel tratto tra Guarda Veneta e Polesella. Il disperso si chiama Rino Checchinato, 81 anni, ed è un pensionato di Guarda Veneta.

L’uomo sarebbe caduto in acqua mentre armeggiava sulla propria barca per essere trascinato dalla corrente particolarmente impetuosa a causa dell’ondata di maltempo. A dare l’allarme i familiari dell’uomo che hanno raccontato come l’anziano fosse andato sul Po come era sua consuetudine. Le ricerche finora sono state vane.