Rovigo, 12 novembre 2010 - Addio analogico, arriva il sistema digitale. La rivoluzione televisiva arriva in Veneto contemporaneamente a Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Lo ‘switch off’ infatti del sistema di trasmissione televisivo avverrà tra il 29 e il 10 dicembre. Pochi giorni quindi ancora per prepararsi metalmente ad un passaggio che comporterà non solo cambiamenti tecnici, ma anche di costume, vedi le abitudine consolidate nel maneggiare i vecchi televisori, molti dei quali saranno rottamati. Cosa accadrà?

«Il passaggio al digitale terreste — afferma Maurizio Milanato, presidente degli impiantisti ed installatori della Cna di Rovigo — rappresenterà una importante innovazione tecnologica che avrà notevoli conseguenze positive sul modo di fruire la televisione». Si volta pagina, con effetti che riguarderanno sia gli utenti che dovranno adeguarsi, acquistando nuovi apparecchi o adattando la tv con un nuovo decoder , sia il personale tecnico, vedi gli antennisti chiamati a rimodulare gli impianti.

Ne è convinto Daniele Ambrosin, funzionario della Confartigianato di Rovigo: «Il cammino dell’Italia verso il digitale terrestre è innarrestabile .— afferma — Per quanto riguarda la nostra Regione, a causa dei noti problemi di frequenze che rischiano di far scomparire una intera generazione di emittenti locali, il previsto switch off è slittato, ma ora ci siamo. Circa gli antennisti, la categoria si sta attrezzando. Il passaggio al digitale terrestre infatti comporta la soluzione di diverse problematiche, in particolare quelle relative alle installazioni di decoder e agli interventi sulle antenne singole e/o condominiali.

Come Confartigianato Rovigo, abbiamo pertanto accettato la proposta della Regione di adottare alcune linee guida nei confronti degli installatori a tutela dei cittadini predisponendo assieme alla stessa Regione un accordo che codifica le tipologie di interventi ed i connessi costi da praticare ai cittadini in modo da garantire un passaggio al digitale il più possibile corretto, trasparente e tempestivo».

La convenzione è stata siglata ieri, dall’assessore Isi Coppola con le associazioni Confartigianato, Cna e Casa. «In un momento particolare e delicato come questo che coinvolge tutti i cittadini del Veneto — afferma Isi Coppola— abbiamo voluto aiutare le famiglie e gli anziani in particlare, ad evitare possibili speculazioni e trovare omogeneità di trattamento sul territorio regionale con professionisti praparati e certificati».

Tutto converge insomma perché gli utenti veneti affrontino con serenità questo cambiamento epocale. Serenità anche economica in quanto nella fattispecie bisognerà mettere mano anche al portafogli. Cosa prevede la convenzione «Prevede— puntualizza Daniele Ambrosi — che al prezzo concordato di 40 euro (per il primo decoder e 10 euro per ogni altro aggiuntivo) il servizio di base sarà offerto da un antennista abilitato, iscritto presso una Camera di commercio aderente alla Confartigianato e comprenderà: l’installazione di un solo decoder digitale terrestre appartenente all’utente; il collegamento dei cavi, la sintonizzazione e la verifica del suo corretto funzionamento mediante valutazione della qualità del segnale ricevuto. Per gli interventi sugli impianti centralizzati dei condomini — conclude Ambrosi — gli installatori forniranno agli amministratori di condominio un preventivo sul costo dell’intervento da eseguire».