Rovigo, 21 febbraio 2011 - Tagli ai fondi per le borse di studio nazionali e regionali, tasse universitarie alle stelle e, come se non bastasse, riduzione dei trasporti locali e ferroviari. Gli studenti ne hanno davvero abbastanza ed è per questo che molti di loro scenderanno in piazza sabato a Mestre, abbracciando la manifestazione regionale della Cgil ‘per il lavoro, i diritti, un fisco più giusto, per dare un futuro al Veneto e al Paese investendo sui giovani’.

‘Con la stessa intensità, lavoratori e giovani del Polesine chiedono alle forze politiche di tener conto delle risorse che ciascuno di noi è in grado di garantire al nostro territorio — scrive Federica Franceschi della segreteria provinciale Cgil, responsabile delle politiche giovanili — basta investimenti di breve periodo che sfruttano solo agevolazioni fiscali per poi abbandonare il Polesine, ne servono altri di migliore qualità, compresi quelli nel Cur, la nostra università’.

Alle rivendicazioni del sindacato, dunque, si unisce la protesta degli studenti, universitari in primis, per un taglio del 95% circa dei fondi nazionali destinati all’istruzione, al quale si aggiunge quello dei fondi regionali, pari al 14%. «Per non parlare della riduzione dei trasporti, pari, secondo le previsioni, al 27% degli autobus locali e al 16,8% di quelli su rotaia — specifica Claudia Turolla, studentessa rodigina dell’Università di Padova, rappresentante dell’Unione universitari — per noi pendolari significa ancora più disagi e un allontanamento ancora maggiore dalle aule di chi abitain provincia, a fronte di un aumento del prezzo dei biglietti che c’è già stato, una situazione che sta diventando insostenibile».

«Chiediamo più attenzione da parte di chi amministra la nostra regione — chiarisce Marco Baroncini della II liceo scientifico, in rappresentanza, insieme a Valeria Sartori, della IV linguistico, della Rete studenti medi di Rovigo — a cui vogliamo ricordare che l’istruzione e l’edilizia scolastica, non sono solo voci di bilancio da tagliare nei momenti di crisi ma le basi del nostro futuro e, se ci tolgono anche quelle, le nostre prospettive saranno ancora più complesse di quanto non lo siano già».

Tre pullman (ai quali se ne aggiungeranno 4 dei pensionati) partiranno da tutta la provincia, il primo passerà per Castelmassa (alle 6.30), Badia (alle 7) e Lendinara (7.15); il secondo per Porto Tolle (6.30), Taglio di Po (6.50), Porto Viro (7) e Adria (7.20) e il terzo partirà da Rovigo (piazzale Cgil) alle 7.15. Alle 11, in piazza Ferretto a Mestre, interverrà Susanna Camusso, segretaria nazionale Fiom.