Rovigo, 18 maggio 2011 - Abbiamo solo rimandato di 15 giorni. Ma il vero cambiamento è alle porte». Sono i toni agguerriti di chi ha vinto la battaglia, e si prepara per non perdere la guerra, quelli che il Pdl sfoggia dopo il voto, a pochi giorni dalla presentazione degli apparentamenti per il ballottaggio. Apparentamenti ancora incerti, a dir la verità, forse proiettati verso un coinvolgimento delle forze di centro, ma per adesso nascosti dietro la convinzione che «fino a sabato (ultimo giorno utile per la presentazione degli accordi ndr.) c’è tempo». Anche se, a conti fatti, sono poche le forze rimaste fuori dalla coalizione, e sulle quali il centrodestra può fare affidamento.

«Prenderemo in considerazione chi condivide le nostre stesse idee» sintetizza in conferenza stampa Mauro Mainardi, affiancato da Isi Coppola e dal candidato sindaco Bruno Piva in un incontro voluto «innanzitutto per ringraziare gli elettori», e che diventa un trampolino di lancio in vista al ballottaggio. «Valuteremo il da farsi» dicono, assicurando che il rapporto con la Lega è stabile, e il confronto con Fli come sempre aperto.
Ma, nella corsa agli apparentamenti, non si può nascondere che i voti dei Grillini, terzi con il 7,44% delle preferenze, facciano gola un po’ a tutti. Forse anche al centrodestra. «Rispettiamo la loro decisione — dice Mainardi — Ma se il loro intento è veramente quello di portare una folata di aria nuova in questa città, credo che la candidatura di Piva ricalchi perfettamente questo progetto».

Ecco allora che il corteggiamento degli elettori del 5 Stelle, svincolati da qualsiasi indicazione di voto, potrebbe rivelarsi una mossa interessante. «Basterebbe leggere con più attenzione il programma del nostro candidato — aggiunge Isi Coppola — per rendersi conto che molti punti sono in sintonia con quelli portati avanti dal movimento 5 Stelle. Il risparmio energetico, tanto per fare un esempio. Questo, nel programma di Frigato, assolutamente non c’è».

Ed è proprio verso il candidato del centrosinistra che si spende la maggior parte dei commenti: «Frigato — parte in quinta Mainardi — è l’esempio della politica vecchia, ammuffita, che si nasconde dietro a un volto giovane, ma comunque legato alle logiche che hanno trascinato in un tunnel buio questa città. Guardiamoci attorno: in Polesine è mancato lo sviluppo economico, è fallito il progetto di una Rovigo capoluogo. Guardiamo poi il centro storico: è un percorso di guerra».

E poi la frecciatina sulla gaffe del programma ‘preso in prestito’ da Renzi: «Come si può dare fiducia a una persona che ha copiato interamente il programma di un altro sindaco?», rincara la dose Isi Coppola.
Pochi i commenti invece sul calo generale dei consensi ottenuto dal Pdl rispetto alle elezioni precedenti (alle provinciali del 2009 il Popolo della Libertà aveva registrato il 26,89%, perdendo ora quasi 3 punti percentuale). «Abbiamo rispettato le previsioni in vista del voto — tagliano corto —. Ora dobbiamo concentrarci sul ballottaggio».