Rovigo, 18 luglio 2011 -  Rovigo risulta la seconda provincia più colpita dalle morti bianche nel Nordest. Questo il tragico bilancio di persone decedute mentre si trovavano sul posto di lavoro secondo il dato emesso dall'Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering. Alla fine del primo semestre dell’anno a Nordest: sono 35 le persone che hanno perso la vita. In Italia, complessivamente, i morti sono stati 255 (erano 218 a fine giugno 2010, +17%). Nel solo mese di giugno in Triveneto sono deceduti 11 lavoratori. 

Il Veneto a fine giugno ha fatto registrare 21 vittime (6 in piu’ rispetto a fine maggio), seguito dal Trentino Alto Adige (8) e dal Friuli Venezia Giulia (6). Osservando invece la graduatoria sulla base del rapporto tra morti bianche e popolazione occupata è il Trentino Alto Adige a detenere il primato a Nordest con un indice di incidenza di 17,1 (contro una media del Paese pari a 15,6). Per il Veneto viene registrato invece un indice pari a 9,9, e a 11,8 in Friuli Venezia Giulia. Bolzano la provincia piu’ toccata dalle morti bianche a Nordest con 7 vittime, seguita da Rovigo (5). Tre le morti bianche verificatesi nei primi sei mesi del 2011 a Padova, Treviso, Verona, Vicenza e Gorizia; due a Belluno, Venezia e Pordenone, una a Udine e Trento. Mentre nessuna vittima del lavoro viene registrata a Trieste.

Ad essere maggiormente coinvolto nel Nordest è il settore dell'agricoltura con il 42,9% dei casi. Segue il settore delle costruzioni (22,9%). L’8,6% dei decessi nello smaltimento rifiuti, il 5,7% nella produzione, distribuzione, manutenzione di energia elettrica, acqua e gas cosi’ come nel commercio e attivita’ artigianali, il 2,9% nel settore del legno, dell’industria alimentare, della fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici, nei trasporti, magazzinaggi e comunicazioni e nelle associazioni ricreative, culturali e sportive. Lo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti sulle persone e’ la causa principale di morte (nel 25,7% dei casi), seguita dalla caduta dall’alto e dal ribaltamento di un veicolo o di un mezzo in movimento (20%). Un risultato questo che risulta essere invertito rispetto a quello nazionale (caduta dall’alto 24,7% e schiacciamento 20%).

Per l’investimento di un mezzo semovente ha perso la vita il l’8,6% delle vittime. A livello nazionale la mortalita’ femminile e’ stata stimata fino a fine giugno in sei decessi, mentre quella relativa agli stranieri in 32 vittime (4 a Nordest). La mortalita’ piu’ elevata si registra soprattutto tra i cinquantenni (mentre a livello nazionale la fascia piu’ colpita e’ quella dei quarantenni). A Nordest, dunque, piu’ che nel resto del Paese muore chi ha piu’ esperienza lavorativa.

Tragico anche il bollettino delle morti bianche durante il fine settimana: tra venerdi’ e domenica, nei primi sei mesi del 2011, e’ deceduto un terzo delle vittime a Nordest. I giorni piu’ neri in assoluto sono il giovedi’ (quasi il 23% degli incidenti mortali) e il lunedi’ e il martedi’ (20%).