Rovigo, 20 dicembre 2011 - DAL PRIMO gennaio il costo dell’acqua potabile del rubinetto aumenta in tutta la provincia del 4,62 per cento. La tariffa passa da 1,65 a 1,73 euro al metro cubo. L’acqua dei rubinetti polesani è la più cara del Veneto, quest’anno costa già il 69 per cento in più di quanto costa a Padova, che è la seconda in classifica. Addirittura rispetto a Verona costa il 130 per cento in più. In pratica, riempire 500 bottiglie da due litri dal rubinetto di casa nel 2012 costerà 1,73 euro. Aumenta anche la quota fissa da 15 a 15,75 euro per i residenti e da 30 a 31,5 euro per i non residenti. I rincari erano previsti già dall’anno scorso e, stando alla tabella approvata dall’Aato, si arriverà a pagare il metro cubo d’acqua 2 euro pieni nel 2023. Con un aumento, rispetto al 2011, del 21 per cento.


IERI i sindaci polesani, riuniti in Provincia per l’assemblea dell’Aato (autorità d’ambito territoriale ottimale) hanno approvato quasi all’unanimità la delibera. Ha votato contro solo in sindaco di Polesella, Ornella Astolfi (centrosinistra) senza fare dichiarazioni a verbale ma spiegando alla stampa che «gli aumenti di tariffa dovrebbero corrispondere ad investimenti che non ha visto». In realtà ha votato contro anche il delegato di Castagnaro, in provincia di Verona. Già perché l’ambito ‘ottimale’ per l’acqua comprende i 50 comuni polesani più Cavarzere, in provincia di Venezia e Castagnaro, in provincia di Verona. L’acqua polesana, depurata e distribuita dalla società pubblica Polesine Acque Spa, di proprietà degli stessi comuni rappresentati nell’assemblea dell’Aato, resta la più cara del Veneto e aumenta ancora il suo prezzo. Uno studio reso pubblico dell’Adico prima dei referendum per l’acqua pubblica di maggio di quest’anno, ha preso in esame la fattura tipo di una famiglia di 3 persone con un consumo medio di 197 metri cubi. E Rovigo è risultata la più cara con 572 euro a famiglia, all’anno. Padova ci segue a ruota, Acegas Aps i 197 metri cubi li fa pagare 338 euro. Seguono Vicenza dove a distribuire è Acque vicentine: 334 euro; Venezia 330 euro (Veritas); Treviso 323 euro (Alto trevigiano servizi); Belluno 290 euro (Gestione servizi pubblici); Verona 249 euro (Acque veronesi).


LA TARIFFA media di 1,73 euro in realtà è frutto dell’elaborazione dei dati sulla tariffa nei diversi sotto casi. Per i residenti che consumano meno di 5 metri cubi al mese il costo sarà di 0,33 euro al metro cubo. Per i residenti a tariffa agevolata tra i 6 e i 9 metri cubi la tariffa è 0,71. La tariffa base, sempre per i residenti, è invece di 1,03 euro al metro cubo tra i 10 e i 12 metri cubi al mese. Nella prima fascia di eccedenza, tra i 13 e i 16 metri cubi, la tariffa passa a 2,1 metri cubi. Per la seconda, sopra i 16 metri cubi al mese la tariffa diventa 2,26 metri cubi. Più alte sono quelle dei non residenti. Sotto i 5 metri cubi al mese sarà di 1,03 euro. Non ci sono agevolazioni. Nella prima fascia di eccedenza tra i 6 e i 12 metri cubi al mese si pagano 2,1 euro mentre è già considerata seconda fascia di eccedenza la soglia di 12 metri cubi al mese nella quale si pagherà 2,43 euro. Per gli usi diversi dall’acquedotto domestico le tariffe 2012 sono diverse. Il settore zootecnico, oltre ad una quota fissa di 30 euro, paga una tariffa unica di 0,42 euro al metro cubo. Il settore orticolo ed ittico ha la stessa quota fissa del zootecnico ma una tariffa di 1 euro al metro cubo. Per scuole materne e asili nido la quota fissa è 15 euro con tariffa unica di 0,3 euro al metro cubo. Per gli ‘usi saltuari’ la quota fissa è di 30 euro e la tariffa di 2,5 euro al metro cubo. Per i subdistributori: tariffa unica di 0,47 euro.