Rovigo, 13 gennaio 2012 - UN FLASH che costerà caro al Comune di Ariano Polesine. Il flash è quello di uno dei due autovelox fissi posti sulla statale Romea, nel territorio del comune bassopolesano.

Nel mirino, il 24 aprile 2010, quando ancora i rilevatori della velocità erano in funzione (sono stati disattivati dal 1° gennaio 2011 perché fuorilegge in base al testo firmato da Maroni), è finita l’auto di C. V., classe ’54, di Udine. L’uomo è stato pizzicato mentre viaggiava alla velocità di 106 chilometri orari, quando in quel tratto il limite è fissato sui 70. Risultato?

Una multa con decurtazione dei punti, se non fosse che in quel tratto l’autovelox fisso non dovrebbe esserci. Proprio così: l’automobilista di Udine, abituato a viaggiare per lavoro, ha dimostrato davanti al giudice di pace di Adria, che ha competenza per quel tratto di strada, che nel punto dove si trova l’autovelox vengono meno le condizioni necessarie perché l’autovelox possa funzionare. «La strada dovrebbe avere le caratteristiche di una extraurbana — spiega il giudice di pace Ercole Guerzoni — ma di fatto nel tratto dove è presente la postazione fissa: la strada a doppia corsia ha una banchina che è inferiore al limite previsto per legge: tra 1,25 e 1,50 metri».


METRO alla mano, C. V. ha effettuato cinque misurazioni in altrettanti punti vicino al rilevatore e le misure della banchina in quel tratto vanno da 92,50 centimetri a 1 metro e 20». Risultato finale? Ricorso accolto e sanzione annullata. Il giudice di pace continua affermando che l’autovelox può sì funzionare in quel tratto ma «deve essere mobile, con la presenza degli agenti». In caso contrario l’autovelox è illegittimo e, di conseguenza, l’avvocato «ha disapplicato l’atto».

L’ennesimo effettuato dalla postazione fissa del comune di Ariano nel Polesine che solo nel 2010 ha rimpinguato le casse con quasi 3 milioni di euro per 18mila multe recapitate a domicilio ad altrettanti automobilisti che sono stati pizzicati a superare il limite dei 70 chilometri orari mentre passavano per il tratto della Romea, di competenza del Comune di Ariano. Lo stesso Comune che dal 1° gennaio 2011 ha disattivato i due autovelox, installati a metà del 2009, perché fuorilegge in base al nuovo testo firmato dall’ex ministro Maroni.