Rovigo, 13 febbraio 2012 - «Prendiamo atto con soddisfazione che, attraverso la conferenza stampa di Ferlin e Zangirolami di qualche giorno fa, il centrodestra sembra essersi convertito pienamente e definitivamente alla nostra impostazione sul comparto dei rifiuti, riconoscendo la necessità di dare vita ad un’unica azienda pubblica, che sia frutto della fusione di Ecogest e di Asm Ambiente, prevedendo un appalto unico per individuare il partner privato della nuova azienda e per scegliere chi amplierà e gestirà la discarica di Villadose (secondo la cosiddetta “gara a doppio oggetto”)».
 

Così dice Marinella Mantovani, responsabile enti locali del Pd. «La differenza di fondo, rispetto alle dichiarazioni Ferlin e Zangirolami, è che noi del centrosinistra stiamo lavorando in questa direzione da almeno due anni. Il Consorzio Rsu ha già deliberato in questa direzione e i Comuni guidati dal centrosinistra nei mesi scorsi hanno approvato in Consiglio la delibera conseguente, mentre, proprio su invito dello stesso Ferlin, il Pdl, salvo qualche lodevole eccezione, bloccava questa operazione nelle sue amministrazioni. Come commentare le ultime vicende, allora? Dopo le elezioni di Rovigo, con il centrodestra diventato maggioranza amministrativa, Ferlin e Zangirolami hanno cambiato idea. Pazienza: non è l’ultima volta che assisteremo ad un mutamento così repentino di posizioni nel centrodestra. C’è però un fatto più grave: oggi
si vuole arrivare sostenere che siamo stati noi ad aver perso del tempo prezioso, quando è vero esattamente il contrario. Altra “gaffe” politicamente pesante è stata compiuta nell’Assemblea del Consorzio Rsu dove, forti della loro attuale maggioranza numerica
, Pdl e Lega hanno preteso l’ennesima forzatura, facendo approvare la delibera-tipo da inviare ai Comuni, senza concordarla minimamente con i rappresentanti del centrosinistra e in assenza di alcuni parti sostanziali dell’atto. A nulla sono valsi i nostri inviti al confronto e alla opportuna condivisione, data l’urgenza del tema. Ora stiamo correndo il rischio di cadere in una “emergenza rifiuti” e per evitare pericolose incognite è realmente necessario che tutte le forze in campo si rimbocchino le maniche: il Pd è pronto a fare la propria parte».