Occhiobello (Rovigo), 10aprile 2012 - UN TRIANGOLO luminoso sul polesine. Nel cielo appaiono tre sfere luminose, si spostano da nord verso ovest, mantenendosi perfettamente in sincronia fra loro; non rilasciano scie che possano far pensare ad un aereo o ad un satellite. Poi all’improvviso le tre fonti di luce scompaiono. Il triangolo luminoso è stato avvistato alcuni gioni fa dal gruppo di ricerca 45Gru, una squadra di esperti che da anni cerca di analizzare in maniere scientifica i fenomeni — che ad un primo approccio sembrano inspiegabili — che appaiono nella volta celeste. Le strumentazioni registrano l’orario dell’avvistamento: sono le 5,24 del mattino. Il fenomeno è durato una manciata di minuti.

«In questi anni — spiega Jerry Ercolini del 45°Gru, Gruppo ricerche fenomeni luminosi anomali del Polesine — il gruppo ha registrato un nutrito numero di strani fenomeni, arrivando a catalogarne circa l’80% come fenomeni naturali e artificiali conosciuti, che vengono scambiati spesso da chi non è del settore come fenomeni innaturali o di matrice ufologica». Ma rimane comunque un margine per domande e dubbi. «Un 15% di questi fenomeni — riprende — restano ancora inspiegabili per il 45Gru, perché presentano caratteristiche anomale soprattutto nel campo dell’infrarosso e dell’ultravioletto».

E precisa: «Il Polesine da tempo è un territorio su cui si manifestano particolari fenomeni luminosi anomali; molti sono i testimoni ma poche persone ne parlano». Le tre sfere riprese alcuni giorni fa dalle videocamere del 45Gru non rilasciavano scie che potessero far pensare ad un aereo, a satelliti geostazionari o per il monitoraggio meteorologico. «Il pensiero corre subito ai casi di presunti ufo triangolari avvistati attorno al 1990 in Belgio — precisa Ercolini — ma dalle analisi effettuate in seguito sul filmato non si denota una struttura solida che possa collegare in qualche modo le tre luci». Per il 45Gru, a quel punto, quel fenomeno viene catalogato con la dicitura di ‘fenomeno aereo inidentificato’. Quindi, non si è trattato di un Ufo, ma di un avvistamento che ha origini per così dire quanto mai ‘terrene’. Semplicemente non si è riusciti a individuare, almeno per il momento, cosa ha provocato il fenomeno.
 

MA UN MARGINE di mistero rimane e riguarda appunto quel 15 per cento di casi che non si riesce ad etichettare. Casi che sfuggono alla nostra comprensione. «Il nostro interesse — precisa Ercolini — è quello di fare chiarezza, di rispondere alle domande che la mente umana si pone in questo situazioni». Il 45 Gru lavora anche in collaborazione con il Gruppo astrofili polesani (www.astrofilipolesani.net) per lo studio dei fenomeni luminosi e legati alla meteorologia. Dispongono di una serie di strunenti all’avanguardia. E hanno un radiotelescopio ideato da loro nell’asservatorio di Sant’Apollinare. «Sono state le videocamere di una stazione fissa — riprende Ercolini — a filmare quel fenomeno luminoso triangolare apparso e scomparso improvvisamente».