Rovigo,  29 maggio 2012 - Il terremoto che stamattina ha sconvolto per la seconda volta in pochi giorni l'Emilia ha falciato la vita di un lavoratore polesano. Il corpo di un operaio di Castelmassa (Rovigo), Paolo Siclari, 37 anni, originario di Messina, è stato recuperato tra le macerie del capannone della Haemotronic, a Medolla (Modena). Lo ha confermato il sindaco della località polesana, Eugenio Boschini. Siclari era padre di due figli.


Miracolosamente illeso un concittadino di Siclari che lavora nella stessa azienda, Alessandro Sghembari. Al momento della scossa si era recato al bagno, una circostanza che gli ha probabilmente salvato la vita.

 

E' stato dimesso dall'ospedale di Trecenta l'operaio colpito questa mattina alle 9 dal crollo di un cornicione della chiesa di Salara. Il ferito Andrea Ballaben, 51 anni risiede a Calto.

"Mi trovavo sull'impalcatura per iniziare i lavori di messa in sicurezza della chiesa, già lesionata dal sisma di nove giorni fa, quando ho sentito le sedie cadere, pensavo fosse il mio collega che le aveva urtate. Poi hanno iniziato a cadere pezzi di intonaco e sono scappato. Mi ha colpito alla testa un pezzo di cornicione, sono caduto ma sono uscito con le mie gambe. Per fortuna è andata bene, pericolo scampato".