Rovigo, 31 ottobre 2012 - Il decreto legge di riforma delle Province è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Illustrando il provvedimento il ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi, ha annunciato che "dalle 86 provincie di Regioni a statuto ordinario arriveremo a 51, comprensive delle città metropolitane".

Nella nuova mappa delle Province dopo l'approvazione del decreto legge relativo al loro riordino, così si presenta il Veneto: Verona-Rovigo, Vicenza, Padova-Treviso, Belluno, Venezia.

La riforma delle Province sarà attiva a partire dal 2014 e a novembre del 2013 si terranno le elezioni per decidere i nuovi vertici. La proposta garantisce il dimezzamento dei costi, per un risparmio complessivo di circa 40 milioni di euro l'anno.

Adesso il decreto dovrà passare all’approvazione del Parlamento: potrebbe non essere un percorso semplicissimo, visto che, in giro per l’Italia, si sono già messi in moto numerosi movimenti di protesta, sia sulle modalità operative, sia sulla nuova geografia istituzionale disegnata dal decreto. Sull’attuazione del riordino non mancano tuttavia i punti interrogativi: sul nome da dare alle nuove province, sull’integrazione di personale, servizi e patrimoni, nonché sulla dislocazione degli organi periferici dello Stato (Questure, prefetture, uffici dei vari ministeri), sull’organizzazione di Camere di Commercio, Asl e delle varie espressioni dell’economia e della società civile.