Rovigo, 3 dicembre 2012 - E' stato finalmente ufficializzato il trasferimento del maresciallo Aiutante “s” UPS Emanuele Salvagnin nella stazione dei carabinieri di Porto Viro quale comandante. Il sottufficiale, sposato e con due figli, con alle spalle oltre 20 anni di servizio nell’Arma dei carabinieri, tra l’altro con un significativo passato già di comandante di stazione nel comando di Cavarzere (Ve), dopo l’ultima esperienza quale vice comandante della stazione di Adria, si accinge quindi a intraprendere un’altra importante esperienza istituzionale.

La stazione dei carabinieri di Porto Viro, dati operativi e statistici alla mano, è il comando carabinieri alle dipendenze della compagnia di Adria maggiormente impegnato e, per tale motivo è stato necessario da parte della Legione carabinieri “Veneto” con sede a Padova individuare un maresciallo carismatico e autorevole, in grado di poter continuare egregiamente l’eccellente lavoro istituzionale precedentemente svolto.


Il maresciallo Salvagnin, in quest’ultimo anno, è stato inoltre uno dei collaboratori più stretti del comandante della compagnia di Adria e il suo contributo professionale è stato, in diverse circostanze, fondamentale per la risoluzione di criticità connesse al fattore “sicurezza sociale”.

In questi due mesi circa di transizione, è stato il maresciallo capo Orazio Pulvirenti, vice comandante della stazione di Rosolina, a comandare in sede vacante la stazione di Porto Viro, con ottimi risultati conseguiti, viste le recenti operazioni investigative. La stazione carabinieri, in generale, è incontrovertibilmente la linfa vitale dell’organizzazione “territoriale” dell’Arma. In Italia, infatti, i circa 5.000 comandi stazione operanti su tutto il territorio nazionale costituiscono il punto di forza di un’Istituzione secolare, da sempre accanto alla cittadinanza per l’assoluta garanzia del fondamentale bene comune “sicurezza privata e pubblica”.

Un grande “in bocca al lupo” quindi al nuovo comandante di stazione di Porto Viro il quale, potrà contare sul supporto investigativo nonché logistico-gestionale della compagnia di Adria, da cui il sottufficiale continuerà a dipendere gerarchicamente e funzionalmente, questa volta però nella nuove veste di comandante di stazione “distaccata”. L’unione tra i reparti dell’Arma a livello “territoriale”, infatti, è la chiave vincente per fornire alla collettività un servizio d’Istituto sempre più efficiente ed efficace, il tutto in attuazione del principio deontologico cardine per gli appartenenti all’Arma dei carabinieri: “Tra la gente, per la gente, con la gente”.