Rovigo, 3 marzo 2013 - Sospeso fino alla fine delle lezioni. Il quindicenne che giovedì ha picchiato la sua professoressa dopo avergli dato una nota non potrà più rientrare a scuola fino a giugno. Verrà bocciato, questo è certo, ma nulla vieta che da settembre lui riprenda come ogni altro studente il proprio percorso di studi, all’istituto professionale Marco Polo. Questo ieri ha deciso il consiglio d’istituto nella seduta certamente più difficile degli ultimi anni. Quel gesto — gli insulti prima, la gragnuola di calci e pugni poi — è andato oltre ogni confine della comprensione e del perdono.

«Abbiamo finito da cinque minuti», spiegava ieri la preside Elena Papa rispondendo al telefono, alle 16. La prima riunione, del consiglio di classe, era iniziata alle 13,15. Poi era seguita a ruota quella del consiglio d’istituto, l’unico organo scolastico con la facoltà di decidere in merito a un’eventuale espulsione del ragazzo. Lui, 15 anni, iscritto a una delle prime classi del Marco Polo, giovedì ha combinato l’inimmaginabile. Erano circa le 12, al cambio dell’ora, quando è successo tutto.

Nel corso della lezione, il ragazzo aveva dato fastidio e all’ennesimo richiamo è scattata la nota. Lui ha reagito inveendo contro la professoressa di Metodologia, arrivando a minacciare di morte lei e la sua famiglia, oltre a riempirla di insulti. Uscito dalla classe, è rientrato dopo qualche minuto e si è subito accanito contro l’insegnante, prendendola per il collo, sbattendola contro il muro e in terra. Là, neutralizzata ormai la preda, l’ha riempita di pugni e calci. L’insegnante è finita al pronto soccorso, riportando cinque giorni di prognosi. Lui invece è rimasto a casa per due giorni, fino a ieri quando insieme ai genitori è comparso di fronte al consiglio d’istituto. «Abbiamo discusso a lungo, valutato bene il da farsi e ci siamo confrontati anche con il ragazzo e i suoi genitori — spiega la preside —. Ci siamo interfacciati e alla fine abbiamo optato per la sospensione fino alla fine dell’anno scolastico». Il quindicenne lunedì non potrà più far ritorno a scuola, ma dal prossimo settembre nulla vieta che torni sui banchi del Marco Polo. La professoressa ferita invece — Morena Berton — rimarrà a casa fino a mercoledì.

La decisione del consiglio è stata subito inserita nel registro di classe elettronico. Una modalità introdotta per legge che ha il pregio di essere accessibile a tutti gli studenti e a tutte le loro famiglie, da casa, con l’utilizzo di una password. E così già da ieri pomeriggio tutti sapevano che il compagno ribelle e violento non sarebbe stato più dei loro dalla prossima settimana. Stando al racconto dei compagni di classe del ragazzino, in passato aveva già dato avvisaglie di disagio. Oltre a starsene sempre per i fatti suoi, alla stessa insegnantre tre mesi fa aveva lanciato dietro un banco, al docente di Fisica aveva rivolto insulti e a una compagna di classe aveva tirato un pugno nella schiena.

di Cristina Degliesposti