Rovigo, 13 maggio 2013 - TOH, c’è una pecora tangenziale. Anzi no, sono 300. Roba da far strabuzzare gli occhi a chiunque, sabato pomeriggio, sia passato con l’auto dalle parti dell’intersezione con viale Porta Adige, alle porte della città. Un intero gregge di pecore aveva, improvvisamente, deciso di abbandonare i verdi pascoli lungo l’argine del fiume Adige per risalire in superficie e darsi a una scampagnata sull’asfalto.

Peccato che il dinamico gruppo abbia scelto non una strada qualsiasi, ma quella a più alto scorrimento della città: la tangenziale est, in pieno weekend. Difficile a credersi e invece sabato pomeriggio, intorno alle 16,30, è scattato l’allarme nella centrale operativa della questura. Due volanti della questura e una pattuglia della polstrada di Badia Polesine si sono subito precipitate in tangenziale, all’altezza di viale Porta Adige, sulla carreggiata con direzione Ferrara.
 

CIRCA 300 pecore avevano beatamente invaso un lungo tratto di strada — un centinaio di metri — e non sembravano aver alcuna intenzione di cambiare idea. I poliziotti sono stati quindi impegnati in un doppio controllo del traffico: quello delle auto e quello degli ovini. La tangenziale, infatti, è sempre rimasta aperta, ma le operazioni di sgombero non sono state così pacifiche come potevano apparire all’inizio.

Nel tentativo di ricongiugersi al branco, un paio di pecore sono saltate su altrettante auto in transito, danneggiando cofani e carrozzerie delle vetture. In alcuni altri casi, invece, alla vista degli animali liberi in strada, gli automobilisti non sono riusciti a frenare in tempo, innescando una serie di tamponamenti. Il tutto, per fortuna, senza feriti, nemmeno tra gli animali: tutte le pecore sono state riconsegnate vive e vegete al proprietario, nel frattempo identificato. Si tratta di un rodigino di 58 anni — M. O. le iniziali — che aveva affidato il gregge a P. F., un pastore romeno di 27 anni a cui, evidentemente, sono scappate le pecore da sotto il naso.

Cristina Degliesposti