Taglio di Po (Rovigo), 5 settembre 2013 - Si chiama Ion Purice il camionista che domenica si è trasformato in eroe, salvando con il suo intervento una bambina di 8 anni sbalzata fuori dall’auto del padre a causa di un violento incidente lungo l’A4, all’altezza di Dalmine.

Il camionista 29enne, di origine rumena, ma residente da tre anni a Taglio di Po insieme alla moglie e al figlio di tre anni, domenica stava viaggiando verso Porto Viro per riportare il camion all’azienda Bierreti, dove lavora da tre anni: dal finestrino ha visto prima il violento impatto della Ford Galaxy in cui viaggiava la famiglia di origine marocchina, poi la bambina volare fuori dal parabrezza.

E senza pensarci su nemmeno un attimo ha virato subito prima di raggiungere il mezzo incidentato, facendo scudo con il suo camion e bloccando così tutte le auto che stavano sopraggiungendo e che avrebbero travolto il corpo della piccola ricaduto sull’asfalto. Il tutto nella più completa umiltà: Purice non appena ha visto i mezzi di soccorso assistere la bambina se ne è andato senza lasciare traccia e senza pretendere ringraziamenti dal padre.

"Non pretendo nulla: è stato naturale — racconta Ion Purice mentre sta tornando in Italia dall’Olanda —. Mi sono accorto dell’incidente e mi sono messo di traverso per proteggere la bambina che era sull’asfalto. Sono consapevole di aver rischiato anch’io con questa manovra, visto che stavano arrivando della auto, ma per fortuna erano lontane e hanno frenato. Ho guardato gli specchietti e non ho ragionato molto. Sono contento di aver fatto una cosa buona, ma quello che spero ora è che la bambina stia bene e si riprenda. Non mi aspettavo tanto clamore e non voglio regali: un grazie mi basta e avanza e sono comunque contento di avere dato una mano. Faccio i miei migliori auguri alla famiglia maarocchina: sono padre anch’io e quando ho visto la bambina volare a terra ho avuto davvero paura per lei".

Poi all’arrivo della polizia se n’è andato: "Non volevo disturbare la famiglia durante i soccorsi, c’era molto caos. Ho preferito tornare a casa". E senza raccontare nulla nemmeno all’azienda per cui lavora: "Scusate se ho fatto tardi — si è scusato con il suo titolare —. Sono rimasto coinvolto in un incidente". Un incidente che senza di lui si sarebbe trasformato in tragedia.

Caterina Zanirato