Rovigo, 4 aprile 2014 - Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri hanno eseguito in diverse regioni italiane 24 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Brescia, su richiesta della locale procura della Repubblica, per associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. Nel Rodigino sono stati arrestati Marco Ferro  (48 anni), Maria Luisa Violati (50 annI) ed Erica Pizzo (26), tutti di Arquà Polesine.

Contestualmente sono state eseguite perquisizioni (anche a Rovigo) a carico di altri 27 indagati. I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa condotta dal Ros nei confronti di un gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista, che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l’indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano.

Sono 16 i provvedimenti restrittivi e 33 le perquisizioni complessive che hanno interessato il Veneto nell’operazione del Ros, coordinata dalla Procura di Brescia. Secondo quanto si è appreso, gli arresti e le perquisizioni sono state eseguite tra le province di Padova, Treviso, Rovigo, Vicenza e Verona e hanno visto impegnati i militari dei vari comandi provinciali dell’Arma. Tra gli indagati figurerebbero alcune persone vicine al noto gruppo dei Serenissimi e il presidente e la segretaria della Life, l’associazione che avrebbe avuto un ruolo particolarmente attivo nel periodo di contestazione dei cosiddetti forconi dell’8 dicembre scorso.

L’’epicentro’, sempre secondo quanto si è appreso, sarebbe Casale di Scodosia, nel Padovano dove sarebbe stato trovato il ‘tanko’ (foto). Gli indagati, secondo quanto è emerso nelle indagini, avevano pensato di trasformare un trattore agricolo in una sorta di mezzo corazzato attrezzato con un cannoncino da 12 millimetri, ma durante le fasi di montaggio c’erano stati problemi di calibratura e di recupero dei pezzi per la sua costruzione.

Caterina Zanirato