Rovigo, 13 aprile 2014 - LA ROSA, simbolo della nostra città, forse anche per la sua struttura a forma rotonda è un fiore spesso associato alla completezza: rappresenta, infatti, la profondità del mistero della vita, la bellezza, la grazia, la felicità, ma anche la voluttà, la passione ed è perciò, spesso avvicinato alla seduzione.

Ed è la stessa seduzione che tutti insieme noi dobbiamo adoperare per cercare di attirare più gente nella nostra città, senza stracciarci le vesti o lamentandoci per tutto quello che manca, ma portando Rovigo su un palmo di mano, cercando di autopromuoverla. Nonostante ci siano tante piccole o grandi cose che non vanno. Ecco perché il Carlino ha aderito ad occhi chiusi all’iniziativa dell’Ascom Confcommercio. Abbellire le vetrine con le rose è un tentativo di seduzione da parte dei negozianti del centro nei confronti dei clienti, sempre più attratti dai comodi centri commerciali.

Un tentativo a mio avviso riuscito che ha messo d’accordo un po’ tutti e spero che venga ripetuto anche il prossimo anno. Ma la rosa viene usata anche per raffigurare la primavera che, se vogliamo, è un piccolo assaggio terrestre della resurrezione celeste. Ecco quindi che ancor di più questo fiore si carica di significati anche per la città di Rovigo, con la speranza che la stessa presto risorga da uno stato troppo spesso sonnacchioso.

Carlo Cavriani