Rovigo, 16 aprile 2014 - Hanno tutti quasi 30 anni, all’apparenza impeccabili, con un lavoro e una professione. Ma, a tempo perso, pare proprio si dedicassero allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone di Badia e Lendinara. Piccole quantità, destinate per lo più ad amici o per pagarsi i propri vizi, dato che nessuno viveva dei proventi dell’attività illecita. Ma ciò non è bastato per stare alla larga dei guai. Tutti e 21 i giovani uomini, e donne (metà italiani metà di origine marocchina), sono finiti intercettati dai carabinieri, indagati per spaccio di cocaina, eroina ed erba.

E proprio ieri mattina, davanti al giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini, alcuni di loro hanno patteggiato, altri hanno scelto il rito abbreviato ed altri ancora sono stati rinviati a giudizio, sempre con l’accusa di spaccio di droga, ma di lieve entità. In poche parole, nessuno di loro vendeva grossi quantitativi di sostanze stupefacenti, ma si trattava di una sorta di ‘vendita al dettaglio’, seppur continuativa nel tempo. Pesci piccoli, per intenderci, che spacciavano, secondo le accuse, soprattutto per pagarsi le proprie spese e ricavarci qualcosa per il fine settimana. Tutti appartenenti a un giro di droga che passava tra Badia Polesine, Lendinara, Masi (Pd).

Ecco i nomi dei coinvolti nell’inchiesta: Matteo Cappello, Mattia Carità, Dahmane Abdelgani, Giada Destro, Abdelaaziz El Hor, Mourad El Jadiani, Rahhal Essahraoui, Eugenia Finotti, Abdec Monaim Harit, Hibraim Itai, Mauro Magosso, Khalifa Mahnoud, Enrico Ottoboni, Nicola Pastorello, Stefano Rabbiato, Sara Ramaro, Abdelselm Saddic, Sidi Ahmed Saikan, Stefano Tasso, Adelhadi Toba e Angelo Toso. Per loro, ci sono stati sette patteggiamenti, sei rinvii a giudizio, e otto riti abbreviati. Per quest’ultimi sono arrivate tutte condanne, che vanno fino ai quattro anni di reclusione, più la relativa multa. Per i rinviati a giudizio, invece, l’udienza sarà celebrata a giungo 2015.

I fatti risalgono al 2011. I giovani, ormai 30enni, erano stati intercettati e monitorati dai carabinieri, che stavano indagando su un presunto giro di cocaina e sostanze stupefacenti pesanti. Dopo due anni di indagini, il gruppetto di giovani, alcuni italiani e alcuni marocchini, ma tutti residenti nella stessa zona tra Badia e Lendinara, sono stati fermati e perquisiti dalle forze dell’ordine. Addosso a qualcuno è stata trovata della piccola quantità di droga, qualche grammo.

Caterina Zanirato