Rovigo, 18 aprile 2014 - ANCORA un caso di avvelenamento di cani, nella zona di Grignano. L’ultimo, era avvenuto qualche mese fa, sempre nello stesso modo: ignoti gettano delle polpette avvelenate all’interno dei giardini delle abitazioni dei privati che possiedono cani e l’animale, dopo averle mangiate, muore nell’arco di qualche ora, dopo aver patito dolori tremendi, e senza poterlo curare dal veterinario. Riconoscere un cane avvelenato è semplice: presenta la bocca piena di saliva, spesso di colorazioni diverse dal normale.

Oltre al dolore dei padroni, per la perdita del loro compagno di vita, la rabbia dei residenti per il fatto che episodi di questo genere continuino a ripetersi. L’ipotesi più diffusa in paese è che sia opera di qualche malvivente, che ammazzi i cani in giardino cercando di intrufolarsi nelle case per rubare senza essere disturbato. Un metodo, oltre che atroce per la crudeltà, che mette a repentaglio anche la sicurezza di eventuali bambini in casa: oltre agli ignari cuccioli, possono giocare con il cibo avvelenato anche i bambini che nei giardini ci giocano senza pensieri, portandosi alla bocca oggetti senza malizia.

Grignano non è l’unica zona colpita dagli avvelenamenti di cani. L’anno scorso, era toccato alla zona di Granzette - Boara Polesine, dove alcuni cani erano morti per lo stesso motivo. L’anno prima, invece, in zona Badia e Lendinara. All’epoca la Lav, lega anti vivisezione, aveva pure previsto una taglia per identificare i responsabili di alcuni crudeli omicidi.

c. z.