Rovigo, 26 giugno 2014 - FORSE il caldo di martedì scorso ha contribuito ad accendere i loro bollenti spiriti. Fatto sta che alle 15,30 del pomeriggio, sotto al solleone in pieno pomeriggio, una coppietta si è fermata nel bel mezzo di viale Vittorio Veneto per ‘soddisfare’ i propri desideri con del sesso orale. Peccato che, forse senza accorgersene, i due abbiano scelto di appostarsi fuori dall’automobile proprio davanti alla scuola media Mattioli, del quartiere Tassina, davanti ai ragazzini che stavano seguendo le attività dell’animazione estiva, attirando subito l’attenzione di tutti, responsabili compresi, che sono rimasti letteralmente scandalizzati da quella scena a luci rosse. La chiamata alla polizia è stata inoltrata proprio da uno dei responsabili dell’animazione dei ragazzi, esterrefatto per ciò che stava succedendo proprio davanti ai suoi occhi: 66 anni lui, appoggiato al cofano dell’auto parcheggiata a qualche metro dalla scuola con i pantaloni calati; 28 anni lei, di origini africane, inginocchiata davanti a lui.

Una scena raccapricciante e insopportabile, soprattutto perché si stava svolgendo davanti a dei bambini e in pieno giorno, senza alcun rispetto. L’animatore non ci ha pensato su un attimo: tutto ciò doveva finire, e al più presto. Sul posto è quindi sopraggiunta una volante della polizia, che ha sorpreso i due ‘fidanzati’ ancora intenti a continuare il loro comportamento osceno, dando spettacolo alla luce del sole. I due sono stati quindi subito bloccati e divisi, oltre che identificati. L’uomo è un 66enne residente a Rovigo, la donna aveva 28 anni, di origini africane, ma regolarmente residente a Rovigo. Non si tratterebbe di prostituzione, ma di una coppia di fidanzati anche nella vita, che si è fatta prendere dalla voglia di trasgredire, in pieno giorno sotto al sole.

SE AVESSERO percorso cento metri in più si sarebbero potuti quantomeno nascondere in un campo, in modo da non molestare i giovani che stavano partecipando all’animazione della scuola media Mattioli. Ma in quel momento non ci hanno pensato: si sono abbandonati al loro, diciamo così, amore. Le loro motivazioni, comunque, non hanno migliorato la loro posizione davanti alle forze dell’ordine: non si sarebbero mai dovuti fermare davanti a una scuola piena di ragazzini minorenni a scambiarsi le loro effusioni, tra l’altro molto spinte e indecenti, creando un simile scandalo tra grandi e piccini. E quindi, entrambi, sono stati denunciati a piede libero dalla polizia per atti osceni in luogo pubblico e dovranno rispondere dei loro comportamenti davanti alla legge.

Caterina Zanirato