Rovigo, 6 agosto 2017 - Massacrata dall’elica di un motoscafo. È morta così Isabella Benetti, 68 anni, in una tragedia che si è verificata sabato nel tardo pomeriggio ad Albarella. La donna si trovata con altri tre turisti a bordo di un tender quando, a causa dell’onda provocata da un natante, è finita in mare. In quel momento è sopraggiunto un motoscafo che, secondo alcuni testimoni, era guidato da un armatore veneto. Lo stesso motoscafo, proprio a causa dell’onda, si è girato su se stesso investendo la donna e decapitandola con una pala dell’elica. È rimasta ferita anche un’altra donna che era a bordo del tender. Isabella Benetti era originaria del Ferrarese ma residente a Santa Maria Maddalena, frazione di Occhiobello in provincia di Rovigo.
Stavano tornando in quattro verso il porto attorno alle 17,30 quando si è verificata la tragedia. Agghiaccianti le condizioni del corpo. La donna è stata decapitata, il torace è stato straziato dalle pale dell’elica. Il corpo è rimasto a galleggiare sull’acqua sotto gli occhi dei turisti. Non è chiaro se a chiamare i soccorsi sia stato chi era con lei o qualche turista che, appunto dalla riva, ha visto la sconcertante sequenza.
Un pomeriggio che ha assunto i contorni di un film dell’orrore. La barca che ha sollevato l’onda è stato inseguita e bloccata. In circa venti minuti la capitaneria di porto è arrivata sul luogo della tragedia con un’imbarcazione sulla quale c’erano due operatori. Si sono subito attivati, in attesa che arrivassero i rinforzi, per recuperare il cadavere. Il corpo è stato ancorato ad una «briccola».
Sono quei tronchi piantati sul fondo della laguna, che emergono dall’acqua per circa un metro e mezzo e servono per ormeggiare le barche. Il magistrato di turno alla procura della Repubblica di Rovigo, Andrea Girlando, è partito per Albarella appena è stato avvisato delle forze dell’ordine. Le indagini sono in corso per verificare l’esatta dinamica dell’incidente.