Adria, autovelox preso ancora a colpi di pistola

Anche l’altra notte spari contro l’apparecchio sulla strada per Loreo

L'autovelox preso di mira tra Adria e Loreo

L'autovelox preso di mira tra Adria e Loreo

Adria, 5 maggio 2017 - Sono una sorta di tassa di scorta. Un modo per Comuni, province e Stato per spillare soldi ai cittadini colpendoli sul “vizietto” di premere troppo sull’acceleratore. In Polesine sono tanti gli autovelox: da Bergantino a Porto Tolle, fanno infuriare gli automobilisti. Come è successo ad Adria.

Esasperato dalle multe, infastidito dall’obbligo a decelerare o per chissà quale altro motivo, qualcuno per ben due notti ha colpito con proiettili l’autovelox che si trova in località Voltascirocco, sulla strada per il mare, la provinciale 45 che costeggia la riva sinistra del Canalbianco, a metà tra Adria e Loreo. Sei buchi sul retro la prima volta, tre il 24 e il 25 aprile. Tre l’altra notte, dal lato della strada, sul fianco dell’apparecchio.

In tutto i buchi sono nove. Ma il velox funziona perché la scatola di metallo che protegge l’interno è resistente.

Di fatto non ha mai messo fare multe. Ci sono stati solo dei problemi in quelle notturne. «Mi hanno chiamato alle tre del pomeriggio - ha spiegato ieri il sindaco di Adria, Massimo Barbujani -. Chi abita lì da quelle parti ha detto di aver sentito gli spari a venti minuti all’una. La polizia ha ritrovato i bossoli».

La prima volta se ne sono accorti i tecnici che fanno la manutenzione degli apparecchi. «Ci ha chiamato As2, la società che ci fa il servizio velox - dice Barbujani -. I proiettili del 25 aprile hanno colpito il flash dell’apparecchio, ad As2 le foto arrivavano meno nitide». Il Comune si è affrettato per far riparare il velox.

E di nuovo, due giorni fa è stato preso di mira. In prossimità di quell’autovelox non vi sono molte abitazioni.

«I residenti però, una volta interpellati, ci hanno raccontato che hanno sentito i colpi di pistola tra le 23,30 e mezzanotte della sera del 24 aprile - continua Barbujani -. Difficilmente riusciremo a trovare il colpevole, lì c’è la telecamera ma chi ha sparato sa dov’è, si sarà messo a 40 metri come minimo, ha adottato precauzioni. Le indagini comunque le sta facendo la polizia locale».

Il sindaco spiega che l’autovelox fisso è stato posizionato per venire incontro ad una richiesta dei residenti della zona, era un tratto di strada da mettere in sicurezza sul quale, assicura, c’erano stati diversi incidenti in passato, uno mortale. La stessa situazione sta venendo avanti per un’altra zona di Adria, quella verso la località Passetto, sulla strada che porta a Cavarzere, la regionale 516.

«Abbiamo una richiesta dei residenti che stanno raccogliendo le firme - assicura Barbujani -. Speriamo di poter installare preso un autovelox anche lì. È un tratto rettilineo, la gente corre e chi ci abita non ne può più».

Quello di Voltascirocco attualmente è l’unico autovelox fisso del comune di Adria. In via Leonardo Da Vinci c’è un velobox che viene utilizzato soprattutto come deterrente per gli automobilisti, vista la vicinanza di plessi scolastici. «Appena installato il velox di Voltascirocco faceva più multe, è normale sia così - rende noto Barbujani -. Ogni anno c’è un calo del 15 per cento circa. Ora l’amministrazione incassa non più di 130mila euro l’anno». Ma poi precisa che si tratta del netto, depurato dei costi di gestione e delle spese. Dunque il totale delle multe applicate è certamente superiore.