Baristi presi a bastonate dai rapinatori

Le vittime sono i gestori del Blue Light a Badia

La piadineria derubata

La piadineria derubata

Rovigo, 18 settembre 2016 - Rapinati e picchiati selvaggiamente dai malviventi. Continua la serie di colpi a Badia. A poche ore dalla rapina in una sala giochi gestita da cinesi in via Maliani, infatti, è toccato ai gestori di un locale del centro storico subire l’assalto dei predoni. E’ stato un brutto quarto d’ora quello vissuto nella notte tra venerdì e sabato dalla famiglia Zhang, che gestisce il bar Blue Light di piazza Marconi. Sono ormai conosciuti in paese come Antonio (il padre), Maria (la moglie) e Giuliano (il figlio).

Proprio quest’ultimo racconta la brutta esperienza. "Era circa l’una di notte – dice – e avevamo chiuso il bar. Io e mia madre stavamo per aprire la porta di casa in via Dente, a due passi dal locale. Nell’appartamento c’era mio padre. Ho sentito una voce che diceva ‘arrivo’ e subito dopo ho visto un uomo. Intanto da dietro un muro sono sbucati altri due individui, secondo me non erano italiani. Avevano un passamontagna in testa, in mano dei bastoni e hanno iniziato a colpirmi. Vicino a me c’era mia madre, terrorizzata, che reggeva la sua borsa con l’incasso della serata. Ad un certo punto due di loro hanno iniziato a strattonarla per rubargliela, per fortuna senza alzare le mani su di lei. Richiamato dal trambusto, è sceso in strada anche mio padre. Purtroppo però non abbiamo potuto fare molto".

"I tre sono scappati a piedi, con la borsa di mia madre. Dentro c’erano cinquemila euro e una collana d’oro. Hanno abbandonato i bastoni, così li ho inseguiti finché ho potuto. Hanno attraversato il ponte sull’Adigetto per raggiungere via Cappuccini, e qui si sono dileguati con il favore dell’oscurità. Quello che mi dispiace e che a pochi metri da dove ci hanno rapinato e picchiato c’è un bar, ancora aperto e con dentro alcuni clienti, ma nessuno ha mosso un dito per aiutarci o magari anche solo per vedere cosa stava succedendo".

Il giovane chiude con un’amara considerazione: "Siamo qui da circa un anno e mezzo e l’impressione è di vivere in un luogo che ha sempre più problemi di sicurezza". I gestori del Blue Light non sono nuovi ad episodi di violenza. L’ultimo in ordine di tempo ha visto coinvolta la mamma del giovane che, nel tentativo di allontanare dal bar alcuni avventori che avevano bevuto troppo e ai quali non voleva più servire alcolici, è stata malmenata ferocemente dagli stessi.