Rovigo, cassonetti bruciati. Situazione esplosiva a Borsea

Notte di fuoco, piromani in azione: distrutti i bidoni della differenziata

Uno dei cassonetti andati a fuoco

Uno dei cassonetti andati a fuoco

Rovigo, 29 gennaio 2018 - Cassonetti andati a fuoco a Borsea. E’ il consigliere comunale Matteo Masin a segnalare l’accaduto. Incendiati i bidoni di via Savonarola, vicino all’ufficio delle Poste. «Sono tornati i piromani», avverte il referente di Coscienza comune, che da poche settimane ha sostituito Livio Ferrari, dimessosi dopo circa due anni e mezzo passati tra i banchi dell’opposizione.

«La settimana scorsa, sempre a Borsea, hanno tagliato le gomme dell’auto del parroco — fa presente Masin —. Potrebbero non essere due fatti correlati. Però è bene tenerne conto. C’è da ricordare che diversi episodi di cassonetti bruciati si erano verificati anche l’estate scorsa. È una moda che si è interrotta e riprende? Quando venivano bruciati i cassonetti d’estate, si poteva pensare a un inicidente casuale. Ma io non credo che in questo caso si tratti di un mozzicone acceso». Nelle frazioni di Rovigo, tutte tranne Borsea e la zona industriale, da novembre scorso è iniziato il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Si è passati dai cassonetti grandi posizionati nelle «isole ecologiche» al sistema «porta a porta», quello adottato nei comuni della provincia ma non nel capoluogo. Masin, partendo dell’incendio dei bidoni, commenta anche il tema della raccolta rifiuti: «Mi viene anche da sorridere se penso alla differenziata.

C’è il porta a porta in via Pietro Micca, che è Rovigo. E non c’è a Borsea. Mi chiedo perché. Via Chiarugi è divisa a metà, ci sono famiglie che vivono nella parte dove c’è il porta a porta che si fanno qualche centinaio di metri in più per gettare la spazzatura dove ci sono i cassonetti, le isole ecologiche. Secondo noi il sistema andrebbe razionalizzato». Il sistema ad «isole ecologiche» al momento resiste soltanto in centro storico e nei quartieri della città come la Commenda, San Bortolo e gli altri. Prevede un cassonetto grigio per l’indifferenziata, uno giallo per carta e cartone, uno per la plastica, uno per il vetro, e uno marrone per l’umido. Il sistema «porta a porta» invece prevede l’utilizzo di bidoni più piccoli.

t. m.