I funerali del pescatore 18enne. La mamma. "Ciao Alex, il mio orgoglio"

Strazio per l'ultimo saluto ad Alex Ballarini, morto a 18 anni nello scontro tra due barche avvenuto nella Sacca di Goro

Tragedia a Goro, morto 18enne (foto Ballini)

Tragedia a Goro, morto 18enne (foto Ballini)

Rovigo, 27 aprile 2017 - "Alex rimane in mezzo a noi: per tutto quello che è stato e ci ha dato». Con queste parole don Paolo Paccagnella, parroco di Gorino, paese in provincia di Ferrara, si è rivolto, durante l’omelia, ai genitori, alla sorella, ai parenti ed agli amici di Alex Ballarini, il pescatore di 18 anni morto venerdì nello scontro tra due barche avvenuto nella Sacca di Goro. E ieri Gorino con decine di Vespe e Ape Car – la moto era una passione di Alex Ballarini – hanno accolto a colpi d’acceleratore e poi scortato fino alla chiesa il feretro del ragazzo. Lo hanno salutato così per l’ultima volta, mentre risuonava la canzone di Cesare Cremonini ‘50 Special’, dedicata alla Vespa appunto.

Alex Ballarini era nato ad Adria. La madre ed i nonni avevano vissuto per anni a Santa Giulia, frazione di Porto Tolle. E forte era l’attaccamento del ragazzo a quel paese dove ci sono tanti suoi conoscenti ed amici. Una folla ha accompagnato nel suo ultimo viaggio Alex. In tanti indossavano una maglietta bianca sulla quale era stampata la sua immagine accompagnata dalle parole: «Ciao Ale, il nostro orgoglio». La chiesa e la piazza di Gorino hanno contenuto a fatica tutti coloro che, anche solo con una commossa e silenziosa presenza, hanno partecipato ai funerali. Mamma Michela e la sorellina Marika, per quasi tutto il tempo della messa sono rimaste appoggiate alla bara di Alex; mentre Jimmy, il papà, con la disperazione negli occhi, è rimasto seduto vicino al feretro, appoggiato alla stampella utilizzata per dar sollievo ai legamenti di un ginocchio, che si sono rotti proprio nell’incidente che è costato la vita al figlio.

Ed era con la sua comunità, vicino alla famiglia, il sindaco di Goro, Diego Viviani. «Per la famiglia di Alex i giorni più brutti saranno quelli a venire e tutta la comunità deve stargli vicino – ha detto commosso –. Qui viviamo tutti a contatto con il mare e troppo spesso lo consideriamo casa nostra, non un ambiente ostile, ma un amico che ci protegge. Questo è vero solo in parte, perciò ricordiamo Alex e coloro che se ne sono andati lasciando il loro spirito in mare». «Eri un simbolo della voglia di vivere – dice mamma Michela Bellan –. La tua allegria era contagiosa, per chi ti ha conosciuto sarà impossibile dimenticarti. Eri il re di Gorino, i tuoi amici facevano quel che dicevi, ti seguivano. Non conoscevi la paura, eri sempre pronto a tutto». Commosso il ricordo della zia Ambra che ha letto una missiva scritta dai cugini di Alex, Elisa e Mattia. Al termine della messa, una serpentone di Vespe ed Ape Car ha accompagnato il feretro di Alex; mentre in cielo si sono alzati, tra gli applausi, decine di palloncini bianchi.