Furbetti del cartellino, chieste 36 condanne

Nei guai i dipendenti della sede di Rovigo della Regione Veneto accusati di assenteismo durante il lavoro

Cartellino in una macchina marca-tempo in una foto d’archivio Ansa

Cartellino in una macchina marca-tempo in una foto d’archivio Ansa

Rovigo, 6 marzo 2017 - Pene da un anno a un anno e sei mesi, senza sospensione. Questa la richiesta avanzata dal pm Sabrina Duò per i 36 dipendenti della sede di Rovigo della Regione Veneto accusati di assenteismo durante il lavoro. Il gruppo di dipendenti era finito infatti a processo con l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico. La maxi inchiesta sulle presunte assenze durante l’orario di lavoro degli impiegati della Regione era partita nel 2009 con l’esposto di un dipendente secondo il quale i suoi colleghi, per diversi mesi, avrebbero timbrato regolarmente i loro cartellini, salvo poi uscire dalle rispettive sedi anche per diverse ore. Questo per fare la spesa, oppure per svolgere impegni privati sempre durante l’orario di lavoro.

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