Commando in fuga con le piscine

Colpo nell’azienda Delta Vacanze, il bottino si aggira sui 200mila euro

Al lavoro per riparare il cancello distrutto dai predoni

Al lavoro per riparare il cancello distrutto dai predoni

Arquà (Rovigo), 12 maggio 2017 - Hanno portato via un furgone, un camion dei motori da barca e anche alcune piscine. Ennesima razzia nell’azienda Delta Vacanze. I predoni sono riusciti a mettere a segno un colpo che ha fruttato loro un bottino per circa 200mila euro. I ladri sono entrati in azione nella notte tra mercoledì e giovedì. Con un flessibile hanno tagliato i grossi lucchetti che chiudevano un cancello secondario, vicino al confine con il distributore dell’Agip, e sono penetrati nell’area esterna dell’azienda, che si trova lungo la statale 16 ad Arquà. La banda si è mossa a bordo di alcuni camion rubati proprio per poter portare via la refurtiva. Si sono così messi all’opera e assolutamente indisturbati hanno rubato un camion ed un furgone dell’impresa (il furgone è stato poi ritrovato ad Arquà). Poi hanno caricato i costosi motori marini e le piscine.

I titolari dell’azienda stanno facendo una stima del bottino, che comunque si aggirera almeno sui 200mila euro. Probabilmente il furto è stato messo a segno su commissione ed è stato portato a termine da una banda ben organizzata, un gruppo di professionisti che sapeva come muoversi. Dettaglio non irrilevante, l’allarme che venne installato tempo fa proprio per evitare i furti non ha suonato. Sono intervenuti i carabinieri di Arquà che stanno cercando di raccogliere elementi per riuscire ad arrivare alla banda. Già nel 2014, l’8 e l’11 novembre, i ladri avevano rubato materiale elettronico e motori da imbarcazione sempre nell’azienda Delta Vacanze. Due furti che avevano fruttato un bottino da 30mila euro. In quel caso era entrata in azione una banda che aveva preso di mira anche otto abitazioni.

Erano inoltre autori di rapine a mano armata tra Padova, Vicenza, Venezia e Udine. L’intera banda venne sgominata nel maggio del 2015 dai carabinieri di Piove di Sacco, in collaborazione con i colleghi di Tolmezzo e Schio, nel contesto di un’indagine che venne battezzata ‘Tractor’. Il commando era formato da italiani, romeni e moldavi. Evidentemente un altro gruppo organizzato ha preso il loro posto per inserirsi in questo ricco mercato.