Raccoglievano aglio in nero, sanzioni per 40mila euro

Occhiobello, scoperti 10 lavoratori su 20 non in regola

I controlli dei carabinieri

I controlli dei carabinieri

Rovigo, 27 luglio 2017 - In un’azienda agricola trovati dieci lavoratori irregolari, scatta la sanzione da 40mila euro per tre titolari. Si tratta di un controllo effettuato nella giornata di ieri, dai carabinieri della compagnia di Castelmassa, in collaborazione con i reparti speciali dell’Arma del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Un intervento che rientra nell’ambito dell’accertamento nel settore agricolo di alcune aziende, al fine di verificare il rispetto di diverse normative vigenti in materia agroalimentare, tra cui la legislazione contro il lavoro sommerso.

Nel dettaglio nella zona di Occhiobello i carabinieri della compagnia di Castelmassa ed il reparto speciale del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno appurato come in azienda agricola venivano impiegati diversi lavoratori irregolari, parte dei quali alle dirette dipendenze dell’imprenditore agricolo ed altri forniti da due società del basso padovano e del veronese. I controlli si sono concentrati sui venti lavoratori presenti, di questi dieci cittadini extracomunitari, provenienti dal Marocco e Nigeria, risultati regolari con i permessi di soggiorno, venivano impiegati, però, senza regolare contratto di lavoro per il settore agricolo. I lavoratori erano impiegati nei terreni agricoli di Occhiobello per conto di quest’azienda per la raccolta dell’aglio, effettuata rigorosamente a mano. Al termine degli accertamenti di rito, sono state formalizzate le sanzioni pari complessivamente a 40mila euro, rispettivamente a carico del titolare dell’azienda agricola, oltre ai due titolari delle società fornitrici di lavoratori. Una notizia accolta con soddisfazione dal primo cittadino di Occhiobello, Daniele Chiarioni, il quale precisa come «seppur non conosco nel dettaglio l’operazione effettuata all’azienda agricola del nostro territorio, ma ben vengano questi controlli accurati, finalizzati a sanzionare chi si approfitta della fame di lavoro, oltre ad avvantaggiarsi illegittimamente su chi rispetta le regole. Un plauso-conclude il sindaco, Daniele Chiarioni-alle forze dell’ordine che vigilano su queste situazioni irregolari nel settore agricolo».

La Fai Cisl Padova Rovigo ritiene indispensabile che l’applicazione della legge sul contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello

sfruttamento del lavoro in agricoltura diventi «il cardine per garantire al settore agricolo la giusta trasparenza e regolarità». «Riteniamo inoltre indispensabile – dice in una nota il sindacato – la convocazione di tutti i soggetti di rappresentanza al fine di definire anche a livello territoriale tutte le intese utili a ribadire la piena applicazione della legge.In particolare chiediamo: il coinvolgimento e la messa in rete di tutti gli attori pubblici e di rappresentanza di categoria, per un più efficace contrasto all’intermediazione illecita di manodopera e allo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori».