Occhiobello, muore al centro sociale

Occhiobello, stroncato da malore uomo di 68 anni. La tragedia sotto gli occhi della moglie

I tentativi di rianimarlo dei medici del 118 sono risultati vani

I tentativi di rianimarlo dei medici del 118 sono risultati vani

Occhiobello (Rovigo), 27 febbraio 2017 - Si siede dopo aver ballato, si sente male all’improvviso e muore dopo i tentativi di rianimarlo che putroppo risultano vani. Al ‘centro sociale Azzurro’, ad Occhiobello, si svolgeva sabato sera un appuntamento tra musica e ballo. Invece durante la serata si è verificata la tragedia. Roberto Penazzi, 68 anni di Ferrara, ha perso la vita nella sala stroncato da un malore. Il centro, che è affiliato all’Ancescao, aveva aperto le porte alle 21 per l’appuntamento di festa. Tra i presenti all’evento c’era anche Penazzi, 68 anni, con la moglie ed un gruppo di amici. Era una serata come tante altre. Un caffè, due chiacchere ed ecco verso le 22, che iniziano le prime canzoni e i balli.

Roberto e la moglie scendono in pista insieme agli altri ballerini. Iniziano a danzare e dopo uno dei balli, Penazzi si accomoda su una sedia per fare una pausa. Pare che l’uomo non avesse accusato nessun particolare affanno fisico. All’improvviso però Penazzi inizia a stare male. A quel punto viene chiamato subito il 118 e sul posto arriva l’auto medica dall’ospedale San Luca di Trecenta. Il personale sanitario prova a rianimare l’uomo, ma dopo diversi tentativi, Roberto Pennazzi non reagisce e muore poco dopo. La tragedia è avvenuta sotto gli occhi della moglie e di alcuni parenti ed amici tra l’incredulità e lo strazio. Al ‘centro sociale Azzurro’ di Occhiobello la serata è stata sospesa. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Occhibello. «Una tragedia che ha sconvolto tutti – spiega Serenella Mazzetti, presidente del centro sociale Azzurro di Occhiobello –. Era un socio Ancescao di Ferrara ed era già venuto altre sere nel nostro centro. Siamo senza parole e profondamente addolorati per questa tragica fatalità. Conoscevamo sia lui e sia la sua famiglia. Veniva spesso con un gruppo di amici. Aveva preso un caffè e fatto qualche ballo. Non c’era stata alcuna avvisaglia che facesse pensare a quello che sarebbe successo. Ricordiamo – aggiunge Mazzetti – che era un uomo pieno di vita e molto sportivo. Aveva programmato con alcuni amici di andare a pesca la prossima settimana. Il nostro centro esprime forte cordoglio e vicinanza alla famiglia. Lo ricordiamo come una persona gioviale e amante della musica e del ballo. A seguito del tragico episodio – conclude – abbiamo deciso di sospendere la serata».