Rovigo non resterà senza cinema a Natale, riapre il Don Bosco

Fino al 7 gennaio in cartellone sei prime visioni

Il centro Don Bosco

Il centro Don Bosco

Rovigo, 21 dicembre 2017 - La città non resterà senza cinema durante le vacanze di Natale. Il teatro Don Bosco, in viale Marconi, si presta come ripiego dopo l’interdizione del multisala Cinergia a causa dell’incendio del 9 dicembre scorso. Le proiezioni giornaliere saranno tre: alle 16, alle 18,30 e alle 21,30. Ma non tutti i giorni sono previsti spettacoli. Ogni biglietto costerà solo 6 euro. Si comincia sabato con «Dickens, l’uomo che inventò il Natale» alle 16. Alle 18,30 e alle 21,30 invece è previsto «Star Wars, the last jedi». Lo stesso identico palinsesto sarà proposto il 24, il 25 e il 26 dicembre. Poi c’è uno stacco di due giorni e si riprende il 29 dicembre con «Assassinio sull’Orient Express» alle 18,30 e alle 21,30. Il 31 e il 30 si procede come il 29 con l’aggiunta del film di animazione «Coco» alle 16. Mentre il 5, il 6 e il 7 gennaio alle 16 verrà proiettato il cartone animato «Ferdinand» mentre alle 18,30 e alle 21,30 la commedia «Come un gatto in tangenziale».

Il business plan è da circa 20 mila euro per circa due settimane. Incassa tutto la Pro Loco che poi deve pagare il Don Bosco, e quindi il personale, la sala, il noleggio del proiettore e il resto. Ieri nell’ufficio di Massimo Bergamin, a palazzo Nodari, è stata presentata l’iniziativa. Il sindaco, particolarmente euforico, era in vena di battute: «Come un gatto in tangenziale, un tema politico. È come Renzi, un gatto in tangenziale che pensa «chissà se arrivo in fondo»». L’assessore Luigi Paulon ha voluto sottolineare il fatto che i film proposti stanno uscendo proprio in questi giorni nelle sale italiane. A incassare sarà la Pro Loco. In rappresentanza dell’associazione ieri in Comune c’era Rubens Pizzo che ha letto una missiva del presidente Flavia Manfrin nella quale lei esprimeva soddisfazione. «Il 7 gennaio tireremo le somme e vedremo se siamo pronti a continuare anche per il futuro, valuteremo se la città è felice e risponde bene», ha detto Paulon. E si parla già di «cinema multisala diffuso», cioè una sinergia possibile tra Duomo e Don Bosco. «All’amministrazione comunale non costerà nulla — precisa Bergamin che si lancia in un pronostico —. Faremo il tutto esaurito ogni sera». La sala è da 350 posti. «In dieci giorni abbiamo fatto riaprire il cinema in centro, non so se mi spiego», ha commentato l’assessore Alessandra Sguotti. Il sottofondo era il sindaco che si auto incensava «troppo forte», mentre gonfiava il bicipite stile «Braccio di ferro».