Omicidio di Capodanno, una Golf bianca nel mirino

I carabinieri hanno analizzato la bicicletta della vittima

I carabinieri a Badia, sul luogo del delitto

I carabinieri a Badia, sul luogo del delitto

Badia Polesine (Rovigo), 8 gennaio 2017 - Sperano tanto che la verità venga a galla perché «Lorenzo non meritava una fine del genere» dice chi ha avuto modo di vivere fianco a fianco di Lorenzo Ferracin negli alloggi comunali del «palazzon» di Ramodipalo. Giorgio Pasqualini, 68 anni, è in carcere, accusato di averlo ucciso, ma ancora troppi dubbi restano sulla morte del 45enne di Lendinara, ammazzato a coltellate a Badia la notte di Capodanno.

Tutti ricordano la sua disponibilità, il suo rendersi utile nei lavoretti come nel taglio dell’erba e disponibile verso tutti. Qualche volta faceva tappa anche al bar del paese e aveva parole rispettose, mai una lite o uno sgarbo verso qualcuno. Nell’alloggio di Ramodipalo, Lorenzo Ferracin è arrivato dopo ferragosto quando aveva deciso di mettere allo scoperto la sua situazione di persona senza casa costretto a vivere in auto. Chi ha avuto modo di avvicinarlo nei giorni della disperazione in piazza, ha potuto cogliere il suo disagio nel rendere pubblica la sua situazione, un passo che mai avrebbe voluto compiere pensando cosa avrebbe detto la sua bambina del papà. Sua figlia, confermano i vicini, era la sua ragione di vita e si accontentava di vederla in lontananza passare stando alla finestra e con gli occhi lucidi.

Chi ha conosciuto questo Lorenzo Ferracin e che vorrebbe la verità, si pone tante domande sapendolo persona che se ne stava tranquillo nel suo appartamento e che nel tardo pomeriggio del 31 dicembre era disperato, perché aveva smarrito il suo cellulare, unico mezzo di comunicazione con la figlia. La sua bicicletta era al solito posto e sul piazzale c’era la Golf bianca di un ragazzo che nelle ultime settimane andava spesso a trovare Lorenzo. Le forze dell’ordine sono passate nei giorni scorsi ed hanno fotografato la bicicletta mentre la Golf bianca nessuno l’ha più vista e nessuno dei condomini risulta essere stato sentito sulle ultime ore di vita di Lorenzo.

Molte le domande che i vicini si pongono in questi giorni e a cui non sanno dare risposte a partire dal dato che, sicuramente, Lorenzo Ferracin, non è arrivato a piedi a Badia e quindi chi lo ha accompagnato. Ed ancora si chiedono come mai Lorenzo, un fisico giovane e forte, non abbia aggredito il suo assassino o perché non sia scappato da quel luogo?