Paolo Ambroso, chi era l'escursionista di Rovigo morto in Friuli

Tragedia durante un’escursione in montagna. Il musicista rodigino di 41 anni ha perso la vita dopo un volo di cinquanta metri

Paolo Ambroso aveva 41 anni

Paolo Ambroso aveva 41 anni

Rovigo, 28 settembre 2020 - Il chitarrista Paolo Ambroso, di Rovigo, è morto ieri. Aveva 41 anni. Poco prima delle 14 è caduto mentre scendeva da una cima in montagna, tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, Ha perso la vita sul colpo. Lascia le tre figlie piccole, la moglie Alice ed il fratello maggiore, Enrico, oltre ai genitori.

Era partito da casa ieri mattina per incontrarsi a Mestre con un amico, Stefano Polo, 38 anni, anche lui originario di Rovigo ma attualmente residente nel Veneziano. È un vigile del fuoco, anche lui chitarrista. Oltre alla musica, in comune avevano la passione per la montagna. Infatti hanno proseguito insieme, sull’auto di Stefano. Hanno parcheggiato ed hanno iniziato la salita. Sono entrambi esperti camminatori. In nemmeno due ore erano già al rifugio. Si sono fermati poco, hanno ordinato qualcosa e poi hanno deciso di raggiungere il Cimon del Cavallo, anche detto Cima Manera. Sono saliti senza fatica e stavano scendendo sul sentiero che congiunge la vetta alla forcella sottostante, a circa 2.100 metri d’altezza sull’Alta via dei Rondoi quando è successa la tragedia. Paolo faceva strada, Stefano gli era dietro a un metro di distanza e ha visto precipitare l’amico che ha perso l’equilibrio semplicemente mettendo il piede in un punto ricoperto da un po’ d’erba bagnata.

Era un tratto esposto, Paolo è piombato giù per una cinquantina di metri. Stefano è corso giù più veloce che poteva ed ha chiamato i soccorsi. Il tentativo di rianimarlo è stato inutile, si è subito accorto che l’amico se n’era già andato. Sia Stefano sia la vittima sono stati poi recuperati dall’elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore.

Le operazioni alle 16 erano già concluse. La notizia è piombata sulla città come un macigno già nel pomeriggio di ieri. Paolo era molto conosciuto, faceva l’insegnante a scuola ma era anche il chitarrista del gruppo l’Istrice. Si era diplomato al Conservatorio Venezze di Rovigo e per la musica aveva una passione autentica viscerale da quando era molto giovane. Un talento di rara bravura. Riproduceva, componeva ma soprattutto era una persona estremamente centrata, in pace con sé stesso e con gli altri. Era generoso del proprio sorriso spontaneo, ha sempre trasmesso istintivamente un messaggio di calma, di grande tolleranza verso gli altri e di rispetto. Una pace fusa a una vitalità mentale non comuni. Sapeva essere profondo e riflessivo ma anche estremamente leggero e ilare. Se n’è andata una persona genuina e tanto amata che lascerà un vuoto enorme non solo tra i suoi familiari.