Porto Tolle, assolti in cassazione ex ad dell’Enel nel processo sulla centrale elettrica

Franco Tatò, Paolo Scaroni e Fulvio Conti erano stati accusati di presunto pericolo di disastro ambientale

La centrale di Porto Tolle (foto Ansa)

La centrale di Porto Tolle (foto Ansa)

Porto Tolle (Rovigo), 10 gennaio 2018 - Confermate in via definitiva le assoluzioni degli ex amministratori delegati dell’Enel Franco Tatò, Paolo Scaroni e Fulvio Conti nell’ambito del processo sulla centrale di Porto Tolle per presunto pericolo di disastro ambientale. La prima sezione penale della Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Venezia contro la sentenza, emessa in appello dai giudici veneziani nel gennaio 2017, con cui vennero pronunciate le assoluzioni “perché il fatto non sussiste” di Tatò, Scaroni e Conti.

Anche il sostituto pg della Suprema Corte, Roberto Aniello, aveva, con la sua requisitoria, sollecitato l’inammissibilità del ricorso. In primo grado, nel 2014, davanti al tribunale di Rovigo, Tatò e Scaroni erano stati condannati a 3 anni, mentre Conti era stato assolto. Nel processo si erano costituiti parti civili i ministeri di Salute e Ambiente, la Provincia di Rovigo e il Comune di Porto Tolle, il Wwf, Greenpeace, Italia Nostra e Legambiente: oltre alla Procura generale di Venezia nessuno aveva impugnato in Cassazione la sentenza di assoluzione pronunciata in appello. Le motivazioni della sentenza sono attese, come prevede la legge, entro 90 giorni.