Armato di taglierino insegue e rapina una barista

Porto Viro, la donna: "Ero terrorizzata"

Il bar

Il bar

Rovigo, 16 aprile 2017 - «Sono ancora terrorizzata, non ho preso sonno da quanta tensione avevo addosso. Il malvivente mi ha minacciato con un taglierino, voleva la mia borsa, gliel’ho data», sono le parole di Simonetta Veronese che l’altra notte all’1 è stata aggradita da un rapinatore che poi è riuscito a fuggire, facendo perdere le tracce.

Simonetta lavora al Bar In, un locale che si trova in piazza della Repubblica a Porto Viro, insieme alla sorella Paola. Dopo la chiusura del bar, ha iniziato a fare le pulizie. All’1 di notte è uscita da locale per prendere la sua bicicletta e rientrare a casa.

«Di fianco alla porta d’ingresso ho visto un uomo con le spalle al muro, ma ero tranquilla e non ci ho fatto caso. Invece mi sbagliavo – ha affermato – Quando ho preso la mia bicicletta, dopo pochi metri lui mi ha rincorsa con la sua bici e mi ha aggredita con un lungo taglierino. Mi diceva «dammi la borsa, dammela». La punta del taglierino ha toccato la mia mano, ero scioccata e a quel punto ho lasciato la borsa». La borsetta era aperta e l’uomo fuggendo ha perso il cellulare di Simonetta che era dentro la borsa.

Inoltre dentro al portafoglio c’erano 500 euro, i documenti, gli occhiali e gli effetti personali della donna.

«Ho chiamato subito i carabinieri che sono arrivati poco dopo – ha aggiunto – ma il ladro, di carnagione bianca, non c’era più. Se lo rivedessi lo riconoscerei. E’ stata un’esperienza drammatica, era buio, ero da sola, urlavo e ho pensato che volesse uccidermi. Tutta la notte non ho dormito e ho paura». Il bar è aperto da otto anni e ha subito quattro furti soprattutto alle slot machine. Continuano i furti e i commercianti e gli abitanti della città sono sempre più impauriti. Un mese fa un uomo e una donna alle 18,30 sono entrati nella gioielleria Andrea gioielli, poco lontana dal Bar In, prima hanno chiesto di vedere un anello, poi hanno puntato una pistola addosso al titolare dicendo «Questa è una rapina».

Il titolare rimase impietrito. La coppia gli chiese di aprire la cassaforte e rubarono molti gioielli e fuggirono. Ma sono tanti i furti che succedono ripetutamente e a tutte le ore del giorno e della notte.

«I ladri non si fanno scrupoli – commenta un cittadino – c’è talmente tanta povertà e disperazione che aggrediscono senza passamontagna, non hanno orari e sono disposti a tutto. Le vittime siamo noi che dobbiamo convivere con queste situazioni drammatiche».