Rovigo, rapina con la pistola alla sala slot. Arrestati due banditi

Un 54 rodigino e un 39enne padovano smascherati dai carabinieri

Rovigo, rapina con la pistola alla sala slot. Arrestati due banditi

Rovigo, rapina con la pistola alla sala slot. Arrestati due banditi

Rovigo, 7 maggio 2017 - Accusati di essere i responsabili della rapina a mano armata alla sala slot machines Las Lendinaras del primo di aprile, Enrichetto Tocchio 54enne di Bagnolo di Po e Massimiliano Pavan, 39 anni, di Piacenza d’Adige, si trovano ora in carcere a Rovigo a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rovigo. Tocchio al momento dell’arresto di venerdì si trovava già ai domiciliari, Pavan invece era a casa in stato di libertà.

All’una e 52 nella notte dell’1 aprile il rapinatore, con il volto coperto dal cappuccio del giubbotto e da un passamontagna, impugnando quella che sembrava essere una pistola semiautomatica, è entrato nella sala slot Las Lendinaras di Lendinara. Dentro c’erano la barista e un avventore, che poi è stato identificato in Massimiliano Pavan. Con la pistola in mano l’uomo si è fatto consegnare dalla barista il denaro contante, circa 7mila euro e le chiavi della sua macchina, a bordo della quale si è poi dileguato dopo aver chiuso i due presenti in uno sgabuzzino all’interno del locale. Secondo le indagini dei carabinieri quell’uomo è Enrichetto Tocchio.

Gli investigatori stanno studiando le analogie con la dinamica della rapina di Lendinara con quella di altre tre rapine. La prima del 25 maggio dell’anno scorso alla sala vlt Blu 21 di di Badia Polesine, la seconda del 16 dicembre alla sala Mega Vlt di viale Porta Po a Rovigo e la terza del 23 marzo scorso alla sala slot di via Carducci a Copparo, in provincia di Ferrara. Tocchio era stato arrestato in flagranza anche il 29 aprile scorso dopo essere entrato nella sala Mega Vlt di Viale Porta Po dove ha tentato una rapina, non riuscita, armato di una scacciacani. Fuori ad attenderlo un’amica rumena alla guida di una Mercedes Clk. Anche lei quel giorno è stata arrestata ed ora si trova ai domiciliari.

Le perquisizioni personale, veicolare e domiciliari eseguite nell’immediatezza dei fatti del 29 aprile hanno permesso di recuperare targhe veicolari alterate, passamontagna e pistola scacciacani indistinguibile da quella in dotazione alle forze dell’ordine, strumenti verosimilmente utilizzati anche in precedenti reati. La donna rumena di 40 anni però si dichiara estranea ai fatti. La sua versione è che Tocchio fosse entrato dicendo che avrebbe fatto una giocata alle slot machines. È uscito poco dopo e lei sarebbe stata all’oscuro del suo tentativo di rapina non andato a buon fine. Lui e lei non sarebbero legati da rapporti sentimentali, sarebbero soltanto conoscenti o, al più amici. Lei lo attendeva in auto con il proprio cagnolino in braccio.