Rissa nel bar, colpi di sgabello e vetri rotti

Albanese ubriaco aggredisce alcuni clienti

L’uomo, 41 anni, ha rotto alcune  bottiglie ed ha aggredito i clienti

L’uomo, 41 anni, ha rotto alcune bottiglie ed ha aggredito i clienti

Rovigo, 12 giugno 2017 - Un avances di troppo a una ragazza e si è scatenato il finimondo in un bar di Castelmassa. Un albanese, 41 anni, si è scagliato contro un gruppetto di giovani del paese che l’aveva invitato a lasciare in pace la donna. Ha brandito uno sgabello del bar e, usandolo come una mazza, ha cominciato a colpirli. L’uomo ha distrutto una vetrata e alcuni bicchieri e ha continuato, come una furia, a minacciare tutti i presenti. E’ stato bloccato dai carabinieri che lo hanno arrestato. Il bilancio della scena da Far West è stato di due giovani feriti, una scia di vetri infranti e tanta paura.

Sono le 18,30 di sabato ed è un pomeriggio come tanti al bar ‘Tropical’, a Castelmassa. La scena cambia quando l’albanese, 41 anni, residente nella zona, entra nel locale. E’ ubriaco e comincia subito ad importunare una ragazza, cliente del bar. Le molestie continuano e si fanno sempre più pesanti e così alcuni giovani si sono fatti avanti per evitare che la situazione degeneri. E’ la scintilla. L’albanese brandisce uno sgabello del bar e si scaglia contro i ragazzi del paese, danneggiando una vetrata e frantumando diversi bicchieri. Urla e rumori di vetri infanti a pochi passi dal parco giochi dove erano c’erano in quel momento molti bambini con le loro famiglie.

Intervengono numerose pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Castelmassa. Arrivano in appoggio anche i colleghi dell’Arma da Fiesso e Canaro. L’uomo vede le divise ma non pare intenzionato a calmarsi. L’albanese minaccia anche i militari del Radiomobile, spintonandoli per non essere controllato. Fa di tutto per non salire sull’auto di servizio. I militari a quel punto l’hanno arrestoto per resistenza a pubblico ufficiale. Bilancio: due giovani della zona coinvolti nella vicenda che sono finiti in ospedale con alcuni traumi, vetri rotti e attimi di paura in paese. I carabinieri, dopo aver avertito il giudice, hanno accompagnato l’albanese nella sua abitazione dove è stato posto ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.