Rovigo, sede della Cgil in memoria del sindaco dell’alluvione

La sede della Cgil di Adria è stata intitolata a Sante Tugnolo, scomparso da pochi mesi

Fulvio Dal Zio e Massimo Barbujani scoprono la targa con la famiglia

Fulvio Dal Zio e Massimo Barbujani scoprono la targa con la famiglia

Rovigo, 22 ottobre 2017 - La sede della Cgil in via Arzeron, ad Adria, è stata intitolata a Sante Tugnolo, il primo cittadino dell’alluvione e sindacalista scomparso da pochi mesi. La targa è stata inaugurata ieri mattina dal segretario provinciale Fulvio Dal Zio e dal sindaco Massimo Barbujani. Erano presenti tanti amici e conoscenti. A scoprire la targa la moglie di Sante Tugnolo, Franca. Vicino a lei le figlie Pierangela e Paola e il figlio Franco. Nella sala conferenze del museo archeologico si è parlato di quello che ha rappresentato Tugnolo. La mattinata è stata introdotta da un video dove Sante Tugnolo descriveva i disagi dei giorni dell’alluvione. Nel filmato si soffermava anche sulla figura della senatrice Lina Merlin.

«La sua caratteristica era che si occupava con grande attenzione delle donne – racconta nel video –. Durante l’alluvione abbiamo celebrato un matrimonio in cattedrale, tutti avevamo gli stivali, compresi gli sposi. Un pasticcere aveva fatto preparare una torta e la senatrice ha donato alla sposa la spilla che indossava». A dare il benvenuto, Nicoletta Biancardi, direttrice del patronato Inca Cgil Rovigo che ha ricordato che Tugnolo è stato un uomo che tanto si è adoperato per difendere i diritti della gente.

«E’ stato il più giovane sindaco in Italia nel dopoguerra – ha raccontato – ed è stato il costruttore del patrimonio Inca di Rovigo. Ha ricoperto il ruolo di segretario della Cgil ed è stato il primo presidente Inps provinciale». Era un uomo di grande cultura. A ricordare Sante Tugnolo anche il sindaco Massimo Barbujani, l’ex sindaco e storico Antonio Lodo; il segretario generale Cgil di Rovigo negli anni ’80, Luigi Frezzato; e Morena Piccinini, presidente nazionale Inca Cgil. Il primo cittadino ha annunciato che in sala giunta saranno affissi i nomi dei personaggi che nel dopoguerra hanno segnato in modo particolare la città di Adria. Antonio Lodo ha anche parlato del libro scritto da Sante Tugnolo intitolato «I giorni dell’acqua», dove descriveva l’alluvione e la difficile ripresa.